"Settore moda, in dieci anni persa una ditta su quattro"

L’allarme di Cna: cala anche l’export. Chiesti al governo finanziamenti ad hoc "Occorre sostenere l’occupazione e il reinserimento di donne over 40".

I numeri del settore moda, che vede il distretto del tessile-abbigliamento di Carpi protagonista, sono allarmanti. A livello provinciale in 10 anni le imprese del settore sono diminuite del 26,3% e il peso sull’export complessivo è sceso dal 10% al 3,4% del primo trimestre di quest’anno. Si tratta degli effetti di diversi fattori, internazionali, nazionali e locali. "La situazione – commenta Gloria Trevisani, presidente di CNA Federmoda Modena – è particolarmente allarmante per il nostro territorio, ma riguarda l’intero settore. Siamo molto preoccupati anche per il futuro, a cominciare da ciò che riguarda la sostenibilità, che rappresenta una giusta opportunità per le aziende in conto proprio più evolute, ma anche un costo per i contoterzisti, dunque è necessario che la strada sia sostenuta a livello finanziario". Anche Informazione e formazione sono pilastri fondamentali, ricorda Gloria Trevisani: "Con Carpi Fashion System stiamo facendo un ottimo lavoro: sul territorio di Carpi si fa, infatti, sempre più strutturata e ampia l’offerta formativa legata alla maglieria, che ha reso il distretto del tessile-abbigliamento famoso nel mondo". Dopo il successo del corso pilota di maglieria realizzato insieme a Carpi Fashion System, che si è svolto nel corso dell’anno scolastico 202223 in collaborazione con ForModena, che ha coinvolto le classi 5^, l’istituto Vallauri di Carpi ha scelto di rendere strutturale e costante questa offerta didattica per formare operatori di cui il territorio ha fortemente bisogno e per recuperare un’attività tradizionale coniugandola con le competenze del nuovo millennio. "Per questo – prosegue la presidente – nell’ottica dell’ampliamento strutturale dell’offerta formativa e del rafforzamento del profilo in uscita dei propri studenti, l’istituto ha deciso di realizzare ex novo un laboratorioaula per la didattica della maglieria che sarà inaugurato con il prossimo anno scolastico". Nei giorni scorsi CNA Federmoda ha presentato alcune proposte al Tavolo Moda presieduto dal ministro Adolfo Urso: su tutte, la creazione di forme di finanziamento ad hoc per il settore, oltre all’intervento di Cassa Depositi e Prestiti a sostegno delle operazioni di fusione o dei percorsi di crescita attivati anche da aziende sotto i cinque milioni di fatturato, e, in generale, sensibilizzare il sistema creditiziobancario. "Occorre sostenere l’occupazione attraverso sgravi fiscali per nuove assunzioni femminili (il settore impiega un 70% di manodopera femminile), e creare un forte supporto alla formazione di donne over 4050, uscite per vari motivi dal mercato del lavoro prive di professionalità definite, per questo difficili da ricollocare". Maria Silvia Cabri