Sisma, confermata la proroga: "Così si favorisce la ricostruzione"

Il Governo proroga lo stato di emergenza post-terremoto in Emilia-Romagna fino al 2024, con misure di sostegno alla ricostruzione. Omissione critica sull'esenzione IMU per fabbricati inagibili preoccupa i deputati.

Confermata la proroga da parte del Governo dello stato di emergenza nel quale si trova l’Emilia-Romagna a seguito del terremoto del 2012. Il provvedimento si è reso indispensabile, dopo che la sua decadenza dal Governo Draghi era stata fissata al 31/12/2022, per garantire l’operatività degli enti pubblici ancora impegnati nella ricostruzione post-sisma. La nuova scadenza ulteriormente prorogata al 31 dicembre 2024, su sollecitazione degli enti locali, della Regione e del Pd, prevede fra le altre misure che possano trovare copertura anche per il 2024 l’esenzione dall’IMU per gli immobili inagibili o distrutti all’interno del cratere, fino al loro definitivo ripristino, oltre a misure per il finanziamento di personale aggiuntivo, agevolazioni sui mutui pubblici e privati, e proroghe per il completamento dei lavori di ricostruzione. "Il decreto del Governo presenta però un’importante omissione – segnala il deputato Stefano Vaccari (Pd) – in quanto non è stata prevista contestualmente la proroga relativa all’esenzione IMU dei fabbricati inagibili ubicati nei Comuni colpiti dal sisma, non considerando che non tutto il patrimonio immobiliare è stato definitivamente ricostruito e reso agibile, e che la mancata proroga comporterà degli scompensi significativi nei bilanci dei Comuni". Su questo Vaccari e il collega Andrea De Maria hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia.

Alberto Greco