"Sono tornato in serie D perché credo in questo progetto"

"A Novara non avevo spazio spero di riconquistare la Lega Pro sul campo". Si ferma il portiere Lorenzi.

"Sono tornato in serie D perché credo in questo progetto"

"Sono tornato in serie D perché credo in questo progetto"

Samuele Gerbino ha già capito che in questi 4 mesi a Carpi dovrà andare veloce, come la squadra biancorossa impegnata nella rincorsa a Ravenna. Il suo arrivo in biancorosso è stato tutto d’un fiato, con l’accordo col ds Motta trovato giovedì 1 febbraio, ultimo giorno di mercato, il primo allenamento al venerdì e il debutto subito domenica nella vittoriosa gara di Sorbolo, in cui il centrocampista classe 2004 arrivato dal Novara ha giocato nei 15 infuocati minuti finali portando il suo mattone al successo della squadra di Serpini. "La trattativa col Carpi – ha spiegato Gerbino, che ha firmato fino a giugno – è nata l’ultimo giorno, ho letto che c’era anche il Ravenna ma francamente il mio agente mi ha parlato solo del Carpi presentandomi un progetto che mi è piaciuto molto, con una società seria e professionale. Per questo ho detto subito di sì a questa opportunità. Staff e compagni mi hanno accolto alla grande e anche per questo non ho avuto problemi a debuttare subito". Genovese del quartiere Marassi, Gerbino è cresciuto nell’Accademy del Genoa, poi ha fatto tutta la trafila col Ligorna dalle giovanili al debutto in D (in mezzo anche 6 mesi all’Albissola) dove l’anno scorso ha segnato 7 reti, segnalandosi fra i migliori 2004 dei 9 gironi. "Nasco mezz’ala – ha spiegato – ma l’anno scorso nel finale, per problemi di assenze in attacco, ho giocato anche da seconda punta, mentre a Novara nei primi 6 mesi di Lega Pro ha fatto anche l’esterno a tutta fascia. Il ruolo che preferisco però è mezz’ala, in cui mi piace scambiare con i compagni e inserirmi da dietro, modalità con cui ho segnato la maggior parte dei miei 7 gol. Ma ovviamente sono a disposizione del mister". A Novara ha giocato 8 gare, ma col cambio in panchina ha trovato meno spazio.

"Ho scelto di tornare in D per rimettermi in gioco – spiega il 19enne ligure che si ispira a Neymar – visto che a Novara non avevo più molto spazio. Spero di riconquistare la Lega Pro sul campo, ma soprattutto voglio dare una mano al Carpi. La classifica? Non la guardiamo, pensiamo solo a gara dopo gara e ora al Sant’Angelo".

DAL CAMPO. Ieri solo palestra per Bouhali mentre Beretta, Sabattini e Lorenzi (risentimento alla coscia destra) hanno lavorato a parte.

SCUOLE. Una delegazione biancorossa composta dai calciatori Rossini, Saporetti, Viti e Zucchini ha fatto visita alla Scuola Secondaria di Primo Grado "Odoardo Focherini" di Carpi. Un paio di ore di scambio con gli studenti, raccontando la vita da calciatore, l’alimentazione e le esperienze di campo, coinvolgendo i ragazzi e rispondendo alle loro curiosità. E dando loro appuntamento alla prossima gara casalinga col Sant’Angelo.

Davide Setti