Sos zone abbandonate: "Non c’è più sicurezza"

Il sondaggio a Modena evidenzia un paradosso: nonostante i dati positivi a livello nazionale, i cittadini percepiscono un peggioramento della qualità della vita. Emergono criticità su sicurezza, trasporti, emergenza abitativa e sanità. Il coordinatore regionale Fd’I invita a un cambio di rotta per rispondere alle esigenze della città.

Sos zone abbandonate: "Non c’è più sicurezza"

Sos zone abbandonate: "Non c’è più sicurezza"

"Leggendo i dati del sondaggio commissionato a Modena da Confindustria su un campione di 800 cittadini e 150 imprese, emerge un paradosso. Di fronte ai dati confortanti che provengono da Roma e riportano un significativo aumento del Pil e dell’occupazione giovanile, oltre una drastica riduzione degli sbarchi illegali, a Modena molti cittadini notano, invece, un peggioramento della qualità della vita, e di conseguenza, ritengono che sia necessario cambiare rotta". A parlare è Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale Fd’I.

"La percezione dei cittadini – chiarisce Barcaiuolo – mette in evidenza alcuni temi che l’amministrazione comunale non è stata in grado di affrontare in modo sistematico negli ultimi decenni. Il 56% dei modenesi, infatti, ritiene di vivere in una società sempre più violenta e ingiusta. Come dimostrano le prime pagine dei quotidiani locali, che spesso si trasformano in veri e propri bollettini di guerra, a Modena ci troviamo di fronte a un concreto ‘allarme sicurezza’ che va affrontato in modo deciso, nell’immediato. Certe zone della città, come il Parco XXII Aprile, sono state completamente abbandonate a se stesse; in altre, basti pensare a via delle Costellazioni, il degrado è dovuto a una progressiva assenza delle istituzioni. E pensare che c’è ancora chi ha la faccia tosta di sostenere che la mancanza di sicurezza sia soltanto frutto di una percezione sfasata delle persone".

"Un’altra priorità che emerge – prosegue Barcaiuolo – è quella di potenziare il trasporto pubblico. Sono anni che, a Modena, Fratelli d’Italia continua a denunciare le inadempienze con cui Seta ha gestito le linee urbane ed extraurbane. I disagi per i cittadini si moltiplicano di giorno in giorno, le corse saltano costantemente e salire sui mezzi non è sicuro. Nel frattempo, il Comune continua a togliere parcheggi, ignorando che, in questo modo, le alternative all’automobile non esistono. In tutto ciò, i tentativi di rendere Modena una città ‘a misura di ciclista’ si rivelano fallimentari, come nel caso della nuovissima via Panni che, con i suoi dossi e la carreggiata troppo stretta per essere condivisa da biciclette e automobili, viene sistematicamente evitata dai cittadini".

"L’altro tema decisivo riguarda l’emergenza abitativa. Il 78% degli intervistati, infatti, ritiene il caro-affitti un problema urgente che non colpisce solo gli studenti: è assolutamente vero. Per questo, nel programma elettorale del centro-destra, oltre alla promozione di convenzioni per gli alloggi riservati agli universitari, si vuole indirizzare l’Edilizia Residenziale Sociale prevalentemente alla finalità della locazione anziché alla vendita, con maggiore attenzione alle esigenze abitative di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Vigli del Fuoco, Polizia Locale e personale sanitario: non è possibile che questa città diventi troppo cara per tutte quelle persone che, ogni giorno, lavorano onestamente per il bene di tutta la comunità", le parole del senatore.

"Venendo, infine, alla sanità – evidenzia Barciauolo –, fa riflettere leggere che il 35% dei modenesi ha paura di ammalarsi. Ciò deriva da liste d’attesa infinite e difficoltà nel reperire medici di base e pediatri, problemi di primaria importanza per il centro destra, che in vista dell’8 giugno, ritiene che, anche a livello comunale, si possa fare tanto affinché i cittadini usufruiscano liberamente del servizio sanitario gratuito".

"Molti modenesi – conclude Barcaiuolo – sono convinti che la città stia procedendo nella direzione sbagliata, e probabilmente, hanno ragione.

Ascoltare le loro istanze è il minimo che possiamo fare per prenderci cura del futuro di questa città e dei suoi abitanti".

r.g.