Stankovic è tra i ‘grandi vecchi’ della squadra "Sarà un bel mix tra giovani e veterani"

"Dove potremo arrivare? Dipende da noi. Sarà importante lavorare subito al massimo per amalgamare i nuovi arrivi"

Stankovic è tra i ‘grandi vecchi’ della squadra  "Sarà un bel mix tra giovani e veterani"

Stankovic è tra i ‘grandi vecchi’ della squadra "Sarà un bel mix tra giovani e veterani"

È ormai un pilastro della Valsa Group, alla sua quarta stagione sotto la Ghrilandina, e dall’alto dei suoi 38 anni non teme né la concorrenza interna né gli ostacoli del campionato e di un gruppo nuovo che deve formarsi. Dragan Stankovic, alla sua preparazione numero 15 nel massimo campionato italiano, traccia le linee della Modena che verrà al momento del raduno, prima che sia ottobre a dare i primi verdetti.

Tre grandi vecchi, lei, Bruno e Juantorena, e una squadra giovane: come le sembra questo gruppo?

"A parte noi tre ‘anziani’, anche gli altri fanno parte di un mix interessante di ragazzi che hanno più esperienza di SuperLega e altri che ancora non ne hanno fatta. Ci metteremo al lavoro in maniera intensa proprio per riuscire ad amalgamarci al meglio: sono sicuro che questi due mesi passeranno velocissimi".

Cosa si aspetta dalla prossima stagione?

"Siamo un gruppo interessante da tanti punti di vista: per il mix di esperti e giovani, sicuramente, ma anche per come potremmo metterci in campo. Parlare di obiettivi oggi è difficile, ma non vogliamo porci limiti. Dipende da noi, da come riusciremo a giocare di squadra e di gruppo, il resto lo dirà il campo".

Sarà una SuperLega equilibrata come quella dello scorso anno?

"Ogni anno è difficile fare pronostici: una volta si parlava di tre o quattro squadre, ma negli ultimi anni ci siamo tutti resi conto che ottenere risultati è difficile contro ogni avversaria, bisogna sempre dare il massimo. Alla fine la classifica non conterà molto prima dei play off, ma sono sfide belle da giocare e belle sicuramente da vedere per i tifosi. Oggi pensiamo solo alla prima partita, quella con Milano".

Infine ci parli del suo compagno di reparto: Sanguinetti è ormai stabilmente nel gruppo azzuro, che ne pensa?

"Ho visto già dal mio primo anno a Modena quali erano le sue potenzialità. La sua problematica era la testa qualche anno fa: molto critico, si innervosiva troppo in certi momenti. Ha ancora tanto da imparare, ma oggi sa gestire meglio certi momenti, e se è arrivato in Nazionale vuol dire che ha fatto un passo importante di maturità. Ora arriva per lui la parte più difficile".

Ovvero, quale?

"Quella di confermarsi a questi livelli, di mantenere la continuità. Ma sono certo che saprà farsi valere e rimanere ad alto livello anche l’anno prossimo, ha tutte le qualità per poterlo fare".

Alessandro Trebbi