VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Strangolò l’ex moglie. Si ammazza in cella col gas. Allarme suicidi a Modena

È il terzo episdio in venti giorni al Sant’Anna, il Pd si rivolge a Nordio. Il garante: "Fornelletti troppo diffusi, il sistema di prevenzione fa acqua". Dopo il delitto, l’uomo aveva portato il cadavere in auto ai carabinieri.

Andrea Paltrinieri, ingegnere, e, qui a fianco, l’ex moglie Anna Sviridenko, medico. La coppia aveva due bambini

Andrea Paltrinieri, ingegnere, e, qui a fianco, l’ex moglie Anna Sviridenko, medico. La coppia aveva due bambini

Erano rientrati da un’udienza in tribunale, arrivata dopo anni di discussioni per l’affidamento dei figli. Quella sera, il 10 giugno dello scorso anno, le aveva stretto un cavo al collo e l’aveva soffocata, stringendole poi un sacchetto sulla testa. Aveva poi sistemato il cadavere in un furgone e si era consegnato ai carabinieri di Modena. Aveva scioccato l’Italia, un anno fa, l’omicidio della dottoressa Anna Sviridenko, 40 anni. Ieri il suo assassino, il 50enne Andrea Paltrinieri, si è tolto la vita in carcere, inalando gas da un fornellino che deteneva legittimamente in cella e solitamente utilizzato dai detenuti per scaldare cibi e bevande. È Il terzo suicidio in venti giorni nel carcere di Modena.

Quella di ieri è una tragedia nella tragedia, soprattutto se il pensiero va ai due bambini della coppia, 4 e 6 anni, che da ieri sono orfani di entrambi i genitori. Non vi sarebbero dubbi sulla volontarietà del gesto commesso dal detenuto, trovato esanime dai compagni di cella: il 50enne avrebbe approfittato di un momento di solitudine per inalare il gas, perdendo repentinamente i sensi fino alla morte. Il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, aveva incontrato in cella Paltrinieri la vigilia di Natale. "Aveva avanzato una serie di richieste; questioni legate alla salute dal momento che era in lista di attesa per alcune prestazioni quando ancora non era in carcere – spiega –. Era stanco, provato, ma non aveva in realtà mostrato intenzioni suicidarie".

Il 25 novembre, al Policlinico di Modena era stata scoperta una targa in memoria di Anna Sviridenko, medico di medicina nucleare e specializzanda di Radiologia. "Pensiamo ai bambini, che in un momento così grave devono poter avere la maggior tutela possibile", affermano i legali civilisti che assistono i minori e i familiari della donna. I nonni, nel frattempo, hanno chiesto l’affido esclusivo dei bambini ed ora si attende il provvedimento del tribunale.

Sull’ennesimo suicidio nel carcere modenese, insorge la politica. "La notizia del terzo decesso nel carcere di Modena in poco meno di tre settimane ci preoccupa e rende evidente quanto sia critica la situazione all’interno della casa circondariale Sant’Anna", dice Luca Barbari, consigliere comunale del Pd. "I tre tragici decessi nel carcere di Sant’Anna di questi giorni di Natale , che si aggiungono alle due morti di Piacenza e Bologna, accendono nuovamente i riflettori su una situazione ormai insostenibile". "L’anno è appena iniziato ma si conferma la situazione insostenibile che abbiamo già denunciato nei mesi scorsi. Il sovraffollamento carcerario rende invivibile il carcere di Sant’Anna", commenta la senatrice modenese dem Enza Rando, responsabile Legalità del Pd. "Chiederemo di nuovo che il ministro Nordio venga in aula al Senato a riferire".

Ma per il garante Cavalieri c’è di più. "L’utilizzo della bomboletta a gas da parte dei detenuti è molto diffuso: i carcerati hanno la possibilità infatti di acquistare cibo e cuocerlo. Per farlo, acquistano i fornellini messi a disposizione da una ditta interna, gestita da privato ma, in generale, hanno una vasta lista di beni che possono acquistare. È il sistema di prevenzione che fa acqua".