Nina Reverberi
Cronaca

Stroncato da un malore a 55 anni, trovato nel parcheggio di Canossa

Stefano Dondi, di Cognento era nel Reggiano in quanto appassionato della storia di Matilde

Stefano Dondi

Stefano Dondi

Modena, 10 giugno 2024 – Se ne è andato per sempre, è morto sotto il castello della sua "amata" Matilde di Canossa. Stefano Dondi, di Cognento di Modena, aveva 55 anni. Lo hanno trovato lungo il sentiero che dal Castello (nel Reggiano) conduce al parcheggio. È stata una coppia di fidanzati a rinvenirlo privo di sensi intorno alle 23,30 di sabato sera e a dare l’allarme. Probabilmente l’uomo è stato colpito da un infarto che non gli ha lasciato scampo.

Morte naturale, hanno certificato i sanitari giunti sul posto.

Veniva da Modena per trovare l’amico Mario Bernabei storiagrafo e appassionato di Matilde, che ha fondato proprio un associazione culturale li sotto il castello, ’Andare a Canossa’.

Qui gli appassionati, possono trovare anche una ricca biblioteca dedicata alla grande Contessa.

La tragedia è avvenuto intorno alle 23,30 di sabato, dopo la solita serata trascorsa con l’amico Bernabei, una serata all’insegna della convivialità.

Un saluto e poi giù per il sentiero che aveva percorso tante volte, per raggiungere la sua auto nel parcheggio. Ma, come detto, due giovani lo hanno rinvenuto a terra privo di vita.

Subito sono arrivati i soccorsi inviati dalla centrale operativa del 118, che hanno tentato di rianimarlo, c’era anche un medico sul posto che ha praticato un massaggio cardiaco. Ma per Stefano Dondi non c’è stato nulla da fare.

"Sono davvero addolorato – spiega Mario Bernabei –, Stefano era una persona splendida, gentile. La sua grande passione per Matilde di Canossa ci aveva fatto conoscere e veniva qui almeno una volta al mese, poi ci sentivamo anche per telefono. Ieri sera avrei voluto anche parlargli di un nuovo libro appena uscito, lui era un grande lettore di libri soprattutto sulla Contessa, la sua presenza ci mancherà molto. In segno di lutto – conclude Bernabei – oggi (ieri, ndr) la nostra attività è rimasta chiusa. Ci sembrava doveroso".