"Subito tre ambulanze. Così il 118 reagisce alle maxi-emergenze"

A Rovereto sono intervenute tre ambulanze e un’automedica. Sono state sufficienti. Ma cosa succede quando le emergenze sono ancora più...

A Rovereto sono intervenute tre ambulanze e un’automedica. Sono state sufficienti. Ma cosa succede quando le emergenze sono ancora più gravi e occorre disporre di un numero straordinario di mezzi e personale? Fabio Mora è il Responsabile assistenziale del dipartimento di emergenza urgenza interaziendale dell’Ausl.

Cosa prevede il protocollo del 118 in casi di maxi-emergenza?

"La centrale del 118 contattata invia le risorse più vicine all’evento in base alle informazioni ricevute al telefono.

Il primo mezzo che arriva conferma alla centrale se si tratta di una maxi-emergenza o meno, e approssimativamente quante persone sono coinvolte".

Come si fa in poco tempo a stabilire il numero di feriti?

"Si fa un ’dimensionamento’. Se siamo di fronte a un palazzo di tre piani esploso calcoliamo approssimativamente due persone a famiglia per ogni unità abitativa. La centrale 118 così attiva all’occorrenza altri mezzi e il coordinatore del 118 Territoriale di Modena decide se attivare l’invio di mezzi speciali, per esempio il mezzo logistico maxi-emergenze che dispone di attrezzatura per allestire un punto medico avanzato se si presume che l’emergenza si dilunghi. In contemporanea vengono allertati gli ospedali".

Viene coinvolto anche personale reperibile?

"Disponiamo regolarmente di un equipaggio attivabile 24 ore su 24, dopodiché spostiamo uomini e mezzi sul posto mantenendo nel contempo un numero adeguato di risorse per gli interventi ordinari. A seconda delle necessità reclutiamo il personale da casa".

A Rovereto è stato necessario ricorrere alla reperibilità?

"No, per il tipo di conseguenze riportate dalle persone coinvolte si è trattato di un’emergenza ’gestibile’ con le risorse a disposizione. La CO118 ha subito inviato tre ambulanze e un’automedica, e successivamente una quarta ambulanza".

Gianpaolo Annese