
Paltrinieri è l’italiano del. nuoto più medagliato di sempre alle Olimpiadi Ha vinto cinque medaglie in quattro diverse edizioni dei Giochi
"Sono vent’anni che ci provo e tu, oggi, per battermi, lo fai?". Il dialogo avviene domenica tra le corsie della Defense Arena, dove si è appena conclusa la finale dei 1500 metri stile libero e le parole, che hanno un nome e un cognome, Gregorio Paltrinieri, sono riferite al nuovo campione olimpico, il riconfermato Bobby Finke, l’unico a frapporsi tra il campione azzurro e l’oro. Grazie, appunto, a un nuovo record del mondo. Un argento comunque leggendario per il campione carpigiano, alla sua quarta Olimpiade. Sarà l’ultima? "Non ci ho voluto pensare in questi mesi, per non togliere attenzione alla preparazione di queste gare. Dopo la gara di fondo ci penserò bene, ancora non lo so. Potrebbero però essere state le mie ultime gare in piscina, il fondo potrebbe farmi andare più avanti, dipende tutto dalla voglia. La piscina è diventata molto stancante, ma vedremo, magari avrò ancora voglia di scendere in acqua con Finke e gli altri. Però ci sta pensando". Quello del continuare o meno con le gare diventerà un pensiero sempre più assillante di qui al 9 agosto, la data dell’ultima gara del delfino di Carpi, la 10 chilometri in acque libere: "Se dovessi smettere oggi mi mancherebbe subito l’agonismo, la voglia di gareggiare con gli altri, di confrontarmi – continua Paltrinieri –. Vi assicuro però che la vita del nuotatore a questo livello è faticosa".
Con cinque medaglie ‘Greg’ è diventato da domenica il nuotatore più medagliato in Italia, per quel che riguarda le Olimpiadi: "Se si chiede a ognuno di noi chi sia il più grande tra me, Rosolino, la Pellegrini, non c’è una risposta, siamo tutti diversi. Però mi piace molto essere lì in mezzo ed essere l’italiano più medagliato nel nuoto, mi riempie d’orgoglio" sottolinea Paltrinieri, mandando poi un messaggio a Tamberi, colto da una colica renale, ma più in generale a chiunque voglia fare sport, a tutti i livelli. Un messaggio bellissimo: "Sono andato ai Giochi con la mononucleosi, ho gareggiato con la febbre domenica e provandola fino a dieci minuti prima di andare in acqua. Ma se hai un fuoco che arde così forte ci sono tante cose che non ti possono fermare. Tamberi, come chiunque vuole raggiungere un risultato, deve avere voglia di gareggiare e nulla lo potrà fermare". Infine Paltrinieri lascia i giornalisti con due parole sulla gara, l’approccio soprattutto: "Quelli prima di questa gara sono stati giorni difficili: dopo il bronzo negli 800 metri mi sono reso conto per la prima volta della mia grandezza, sapevo che potevo fare bene anche nei 1500. Volevo prendere tutto e subito. Anche per questo stress sono giorni che ho la febbre, niente di che, una temperatura alta nervosa. È stato più lo sforzo mentale di mantenere tutti i giorni la forma che avevo negli 800, ma quando sono entrato in piscina non sentivo più niente volevo solo confrontarmi con gli altri, la tensione è sparita".
Alessandro Trebbi