Superiori, iscrizioni sold-out: "Gli esuberi saranno in calo, ma l’attenzione rimane alta"

Il presidente della Provincia Fabio Braglia: "Ci sono aspetti difficili da monitorare. L’interesse dei nostri ragazzi cambia continuamente, dal liceo fino agli istituti tecnici".

Superiori, iscrizioni sold-out: "Gli esuberi saranno in calo, ma l’attenzione rimane alta"

Superiori, iscrizioni sold-out: "Gli esuberi saranno in calo, ma l’attenzione rimane alta"

di Giorgia De Cupertinis

Quella che era una preoccupazione, per molte famiglie si è già trasformata in una triste realtà. Anche quest’anno, infatti, non tutti i genitori sono riusciti a iscrivere i propri figli nella scuola che tanto desideravano, costretti al contrario a dover ripiegare sulla seconda o terza opzione. Un problema – quello degli esuberi – che ha incendiato gli animi di chi ora si ritrova a dover cambiare i propri piani, rassegnandosi all’evidenza.

"Questo fenomeno però – entra nel dettaglio il presidente della Provincia, Fabio Braglia – è da considerare analizzando tutti i suoi diversi aspetti. Sono tanti, per l’appunto, i fattori che incidono in questo senso: dalla demografia, fino agli interessi e le preferenze degli alunni, che possono cambiare di volta in volta. Un anno, ad esempio, c’è il boom di richieste per i tecnici, mentre l’anno dopo accade lo stesso ma per i licei. Sono tutti aspetti difficili da prevedere, perché sono variabili che non possiamo governare, ma che sicuramente continuiamo a monitorare per fare sempre meglio".

A ogni modo però – nonostante i malumori che si sono creati tra alcune famiglie –la situazione sembra essere migliorata rispetto all’anno precedente. I dati devono ancora essere confermati, è vero, ma i numeri sembrano comunque "immortalare" uno scenario più "lieto". Nel 2023, infatti, "sono stati contati trecento esuberi, mentre per quest’anno dovrebbero aggirarsi intorno a un centinaio – prosegue – e questo aspetto, a ogni modo, indica un miglioramento".

"Inoltre, è bene sottolineare che le istituzioni e l’ufficio scolastico sanno fare rete, un aspetto per noi molto importante perché ci consente di lavorare bene insieme, confrontandoci". Ma non è finita qui. "L’ascolto e il confronto con le famiglie rimane per noi fondamentale – continua il presidente della Provincia –. Abbiamo già incontrato la consulta degli studenti, così come abbiamo incontrato i rappresentanti dei genitori, per affrontare insieme diversi temi. Un aspetto fondamentale su cui ci continueremo ad impegnare, per recepire quelle che sono le loro preoccupazioni".

Sul tema, comunque, l’attenzione rimane alta. "In questo territorio – conferma Braglia – ci sono scuole di altissima qualità. Questo significa che i ragazzi potranno, sempre e comunque, avere la possibilità di frequentare un buon istituto, anche se magari non era quello che avevano scelto come prima opzione".

Ma non è finita qui. Nelle ultime settimane, molti genitori hanno raccontato la loro esperienza personale, portando alla luce le diverse criticità riscontrate. L’appello, lanciato con grido unanime, era infatti quello di "rivedere i parametri d’accesso".

Ma "ogni consiglio d’istituto – fa chiarezza Braglia – sceglie come agire. Si chiama, per l’appunto, autonomia scolastica. Provare a ’omogeneizzare’ il tutto sarebbe complicato e inefficace, perché ogni scuola deve fare le sue valutazioni secondo le sue peculiarità". "Le motivazioni degli esuberi sono diverse tra loro, ma ripeto, il fenomeno è in calo e le scuole del nostro territorio possono tutte vantare una grandissima qualità. Questo è un aspetto fondamentale da tenere a mente".

Sempre in tema di istruzione, lo scorso venerdì Braglia ha incontrato il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena, Giuseppe Schena, nella sede della Provincia. In particolare, il presidente Braglia ha sottolineato "quanto sia fondamentale la sinergia con l’ufficio scolastico provinciale, che in questi anni ha svolto un ruolo decisivo nelle complesse problematiche che hanno investito la nostra società, dalla crisi pandemica, al sovraffollamento delle classi, al trasporto scolastico, alla sicurezza, e di questo ringrazio la dottoressa Tomaselli, che in questi mesi di collaborazione ha operato sempre attivamente con i nostri uffici per arrivare a soluzioni condivise che avessero come obiettivo il miglioramento dell’offerta didattica e quindi della qualità del nostro sistema di istruzione superiore".

"Credo nella relazione diretta, come strumento per conoscere e ascoltare i bisogni dell’altro, sia che si tratti di studenti, che di insegnanti e di famiglie. Sono certo – ha aggiunto Schena – che anche con la Provincia di Modena proseguiremo quel rapporto di collaborazione ben consolidato in questi anni nella consapevolezza che il confronto istituzionale sia fondamentale per lo sviluppo sociale e la qualità della nostra scuola".