EMANUELA ZANASI
Cronaca

Tentato omicidio, i testimoni: "Abbiamo sentito le urla. La zona di sera fa paura"

Giancarlo Degiuli, gestore del chiosco, ha assistito all’inizio del diverbio: "Non era il primo. Muoversi a piedi col buio è pericoloso. Io stesso sono stato aggredito da una baby-gang".

Tentato omicidio, i testimoni: "Abbiamo sentito le urla. La zona di sera fa paura"

Tentato omicidio, i testimoni: "Abbiamo sentito le urla. La zona di sera fa paura"

"Siamo andati a mangiare una pizza e quando siamo rientrati abbiamo sentito delle urla, non ci siamo avvicinati perchè sinceramente avevamo paura, poi abbiamo visto i carabinieri e l’ambulanza che caricava questa persona, non si muoveva". La signora Donatella Belloi abita proprio di fianco al parchetto intitolato al "Giovane Holden", il celebre romanzo di J. D. Salinger. Siamo a circa duecento metri dalla piazza di Castelnuovo Rangone, un paese tranquillo ora sconvolto da due episodi di cronaca a un giorno di distanza, l’ultimo sabato sera con la feroce aggressione a un 42enne cingalese accoltellato da un connazionale durante una lite. "So che qui si ritrovano ragazzi stranieri; non hanno mai dato fastidio – prosegue la signora Donatella – anzi, alcuni di loro salutano, ci conosciamo di vista. Non so cosa sia successo, abito qui da sempre e non è mai accaduto nulla di simile. Prima l’omicidio poi questo brutto fatto; speriamo che abbiano finito con le rese dei conti". L’aggressione di sabato sera è arrivata in fretta alle orecchie di tutti e ha scosso il paese.

"C’è troppa delinquenza – commenta scoraggiato un signore anziano – mi piaceva la sera fare due passi al parco o andare in pizzeria ma da un po’ di tempo non esco più, ho paura".

Giancarlo Degiuli gestisce il chiosco del parco ’John Lennon’, che si trova di fronte al parchetto teatro del tentato omicidio. Ha chiuso poco prima dell’aggressione ma ha fatto in tempo a sentire i toni sempre più accesi della lite.

"Stavo chiudendo quando abbiamo sentito delle urla – racconta – litigavano ad alto volume ma non ci ho dato troppa importanza perché non era la prima volta; ogni tanto in quel parchetto transitano delle persone con giri loschi. Io ho chiuso il locale poco dopo le 22 e passando davanti al parchetto ho visto gente che discuteva animatamente ma mi sono allontanato".

Niente faceva presagire che di lì a poco la situazione sarebbe degenerata. E l’accaduto è un campanello d’allarme che risveglia le polemiche sulla sicurezza; già ieri i consiglieri di opposizione hanno ribadito la richiesta di più agenti della polizia locale a presidiare le strade. Per Giancarlo Degiuli le cose sono cambiate a Castelnuovo, in peggio. "Io stesso lo scorso anno sono stato aggredito da una baby gang, formata da un ragazzo italiano e altri stranieri. Sono stato buttato a terra e preso a calci e pugni finendo all’ospedale; qui noi ci spostiamo in auto perché muoversi a piedi alla sera è pericoloso. Ritengo – conclude l’esercente – che qualche giro di pattuglia in più sia della polizia locale che dei carabinieri sia uno sforzo che possa essere fatto". "Io personalmente non mi sento insicura qui a Castelnuovo – le parole invece di Francesca Mussati – non ho la percezione che vi sia un problema così conclamato; sento diverse lamentele in paese, la sensazione di pericolo da parte della gente c’è ma vedo comunque anche la presenza delle forze dell’ordine, un interessamento, insomma sento che la situazione viene presa in carico".

I due recenti fatti di cronaca, avvenuti in rapida successione, a detta di altri hanno accresciuto il senso di disagio e insicurezza.

"E’ brutto che accadano cose di questo tipo proprio di fianco a casa tua" dice una residente.