Terzo mandato Pd, gioco di prestigio: "Deroghe possibili: ecco perché"

Approvata la lista con i 32 nomi, in quattro corrono per il tris grazie a un’interpretazione della commissione garanzia

Terzo mandato Pd, gioco di prestigio: "Deroghe possibili: ecco perché"

Terzo mandato Pd, gioco di prestigio: "Deroghe possibili: ecco perché"

Il Partito democratico ha trovato l’arzigogolo per giustificare le quattro deroghe al secondo mandato. Il semaforo verde si è accesso ieri mattina nel corso dell’assemblea cittadina (all’unanimità, astenuti i quattro interessati) quando il presidente Marco Forghieri ha letto l’interpretazione della commissione provinciale di garanzia presieduta dall’avvocato Giorgio Pighi. Della lista potranno far parte dunque anche la segretaria cittadina Federica Venturelli, il vicesegretario Diego Lenzini, il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, il capogruppo Antonio Carpentieri (Forghieri invece rinuncia alla possibilità). Ma qual è l’argomentazione della commissione per giustificare l’eccezione? Lo Statuto nazionale, aggiornato al gennaio 2023, è prevalente e non prevede un tetto numerico alle deroghe, ma pone l’accento sulla qualità degli eventuali rinnovi. La percentuale è indicata solo dal regolamento regionale che però risale al 2022, ed è "quindi anteriore allo Statuto nazionale". In più, spiega la commissione, il limite del 10 per cento rispetto agli uscenti (vale a dire nello specifico due persone) riguarda solo i consiglieri comunali che non abbiano ricoperto altre cariche (Lenzini e Carpentieri). Per gli altri l’eccezione è possibile in virtù dei ruoli di responsabilità ricoperti (Poggi in qualità di presidente del Consiglio e Venturelli come segretaria cittadina): "La loro presenza fra i candidati – recita il dispositivo della commissione – assume un significato autonomamente rilevante, che prescinde dal numero dei mandati precedenti, come effetto dei loro ruoli politico-istituzionali che legittimano comunque la candidatura, a prescindere da ogni altri rilievo".

Liberi tutti quindi, anche se qualche mugugno continua a esserci ("a questo punto sarebbe stato meglio ricondurre tutto alla sovranità dell’assemblea, senza interpretazioni funamboliche...", osserva qualcuno lontano dai microfoni).

Presentando la lista al completo, la segretaria Venturelli ha provato a rispondere agli attacchi di questi giorni. "I criteri con cui si è arrivati alla formazione della lista sono stati cinque: esperienza, rinnovamento, territorialità, competenza, rappresentatività. Ma quale lista debole? Contiamo 16 donne e 16 uomini, quattro under 30, quindici su 32 che hanno fra i 30 e i 45 anni. Non ci sono ‘personalità’, ma persone che rappresentano il mondo del lavoro, la sanità, la scuola, le professioni: sono orgogliosa in particolare della presenza delle seconde generazioni in lista". La rappresentatività? "Si misurerà in base ai voti e alle preferenze che si riusciranno a ottenere".

Diversi gli interventi degli iscritti. Carpentieri ha difeso la lista reputandola in grado di "prendere voti a destra e a sinistra, anche agli alleati e oltre il perimetro del centrosinistra", il segretario del circolo Madonnina Gianluca Fanti ha replicato a chi ha accusato il partito di scarso coinvolgimento: "Mai come questa volta il percorso è stato partecipato", il segretario di Baggiovara-Cognento Ennio Cottafavi ha sottolineato che "per la tradizione politica del Pd manca in lista il mondo del lavoro: mi sarebbe piaciuto vedere più imprenditori, più artigiani, più operai per recuperare consensi in aree tradizionalmente vicine che non riusciamo più a rappresentare".

A chiudere il segretario provinciale Roberto Solomita che ha richiamato a un "protagonismo" dei consiglieri: "Siamo un po’ abituati al nostro partito che va a rimorchio del sindaco. Adesso, con una alleanza di 7 sigle e non essendo Mezzetti iscritto al Pd, entriamo in una dimensione nuova: occorrerà trovare nuovi equilibri meno meccanici e scontati tra sindaco, Pd e le altre 6 forze della coalizione".

Ecco i 32 in lista: capolista Federica Venturelli, a seguire in ordine alfabetico Anna Allesina, Grazia Baracchi, Renza Barani, Luca Barbari, Mara Bergonzoni, Alberto Bignardi, Simone Bonfante, Andrea Bortolamasi, Andrea Bosi, Benedetta Maria Campana, Antonio Carpentieri, Vincenza Carriero, Francesca Cavazzuti, Lucia Connola, Anna De Lillo, Urania Dekavalis, Danaida Delaj, Federica Di Padova, Gianluca Fanti, Francesco Fidanza, Fabia Giordano, Mattia Gualdi, Diego Lenzini, Stefano Manicardi, Salvatore Mirabelli, Aldren Ortega, Fabio Poggi, Piergiorgio Rebecchi, Vittorio Reggiani, Giulia Ugolini, Giovanna Zanolini.