Togo, arriva la festa dell’inclusione. Volontari in prima linea al Novi Sad

Da oggi e fino a domenica la seconda edizione della kermesse: mototerapia, pet therapy e laboratori esperienziali. Tre giornate dedicate ai bambini: a disposizione un circuito ad hoc per diventare piloti in tutta sicurezza.

Togo, arriva la festa dell’inclusione. Volontari in prima linea al Novi Sad

Togo, arriva la festa dell’inclusione. Volontari in prima linea al Novi Sad

Mototerapia, pet therapy, green therapy, laboratory esperienziali: è un abbraccio per le persone più fragili e una festa per l’intera città e il mondo del volontariato la seconda edizione di ’Togo — Joy of life’, da oggi fino a domenica al parco Novi Sad di Modena. Tre giornate dedicate principalmente ai bambini e alle persone in cura o con disabilità nel corso delle quali si dà spazio alle terapie complementari — che possono affiancare ma non sostituire le cure mediche — in particolare al loro potere di coinvolgimento, per stimolare la comunicazione, le relazioni sociali e il buonumore.

La bellezza dello sport, il brivido della velocità, i sorrisi di chi sa spingersi oltre gli ostacoli sono ingredienti anche delle tre giornate di Togo, durante le quali numerosi motociclisti professionisti — gli ’amici di DaBoot’ — danno la possibilità di provare la mototerapia. Questo tipo di attività è stata oggetto di uno studio da parte dell’ospedale Regina Margherita di Torino, pubblicato poi sull’European Journal Of Integrative Medicine: quanto emerso dallo studio è che, grazie alle emozioni suscitate dalle due ruote elettriche, la percezione del dolore e il livello di stress si riducono, le emozioni negative si affievoliscono, quelle positive aumentano.

Per i bambini più piccoli sono poi a disposizione delle mini moto elettriche e un circuito ad hoc per trasformarsi in piloti per un giorno in tutta sicurezza.

Ma ci sono anche altre terapie complementari: i volontari di Fanep propongono la pet therapy con cinque levrieri salvati dai maltrattamenti in Spagna, Regno Unito e Irlanda, dove questi cani vivono un’esistenza di crudeltà; accarezzare il cane sulla pancia, ascoltarne il respiro, crea un momento di rilassamento reciproco. Con un percorso tra piante e fiori è possibile provare anche la ’green therapy’.