"Torturato dagli agenti, chiedo i danni"

Si è costituito parte civile l’uomo che accusa quattro membri della polizia locale, di averlo maltrattato al pronto soccorso

"Torturato dagli agenti, chiedo i danni"

"Torturato dagli agenti, chiedo i danni"

Non saranno giudicati con rito abbreviato i membri della Polizia Locale, due agenti e due assistenti, indagati dalla Procura per il reato di tortura a seguito di una presunta aggressione nei confronti di un paziente straniero ricoverato al Pronto Soccorso di Sassuolo. Ieri, nell’ambito dell’udienza preliminare il giudice Malvasi ha rigettato le richieste di rito abbreviato avanzate dai difensori di due degli imputati e subordinate a sentire un teste e un consulente medico di parte. Consulente che ha già depositato la propria relazione e che, nel corso dell’eventuale procedimento si pronuncerà sul tema delle condizioni cliniche della presunta vittima e sulle presunte violenze subite dalla stessa. L’udienza è stata poi rinviata al prossimo cinque febbraio: in quella data sono previste le discussioni degli avvocati e del pm.

Dopo di che il giudice deciderà se rinviare o meno a giudizio i quattro imputati. Ieri si è costituito parte civile al processo la presunta vittima delle torture: un uomo di origine marocchina difeso dall’avvocatessa Caterina Arcuri del foro di Reggio Emilia. Ieri uno dei quattro imputati, uno degli assistenti ha chiesto poi di essere interrogato e, nel corso della propria esposizione ha ripercorso quanto accaduto quella notte, sottolineando come lo straniero li ringraziò per il loro operato. I fatti risalgono alla sera del 15 ottobre di due anni fa quando l’uomo, di origine marocchina, era stato soccorso dalla Croce Rossa in via Regina Pacis a Sassuolo. Secondo quanto emerso dagli accertamenti lo straniero era stato trovato a terra in stato confusionale, con accanto il motorino e il casco ancora addosso. I sanitari – vista la situazione poco chiara e delicata – avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine ma, secondo la Procura, l’intervento dei quattro agenti della Polizia Locale di Sassuolo non era stato richiesto da nessun operatore sanitario in servizio al Pronto Soccorso, essendosi gli stessi presentati successivamente di loro iniziativa presso la struttura ospedaliera.

Fatto sta che, secondo quanto ricostruito dai carabinieri a seguito della denuncia presentata dal direttore generale dell’ospedale dí Sassuolo, su segnalazione inoltrata dal primario responsabile del Pronto Soccorso, i quattro avrebbero aggredito il paziente, che era adagiato su una barella, in stato confusionale incastrando le braccia dell’uomo nelle sponde laterali della barella. Secondo la procura i quattro cagionarono "acute sofferenze fisiche" ad un uomo che, in quel momento, si trovava "in condizioni di minorata difesa". Non solo: con i loro comportamenti avrebbero determinato "un trattamento inumano e degradante per la dignità" della presunta vittima.