
Fabio Ceppelli, Elena Di Giovanni e gli organizzatori del Premio Spina
Un teatro aperto, senza barriere, fruibile da tutti, perché tutti possano immergersi nell’arte e nella bellezza. È questo il senso del progetto ’OperaInclusiva’ che la Fondazione Teatro Comunale di Modena ha avviato già da qualche stagione, con il coordinamento scientifico delle professoresse Elena Di Giovanni e Francesca Raffi dell’Università di Macerata: in coincidenza con alcuni titoli del cartellone di opera o di balletto, appositi percorsi permettono ai disabili sensoriali o cognitivi di ‘partecipare’ all’evento. Quindi anche i non udenti possono avere la possibilità di avvertire le emozioni e le vibrazioni della musica, e i non vedenti possono entrare nella scena, averne percezione anche tattile e seguire un’audiodescrizione durante lo spettacolo. Durante la stagione 2024-2025, conclusa da poche settimane, il progetto ha coinvolto oltre duecento persone per assistere a spettacoli di lirica e danza.
Proprio nei giorni scorso il progetto ’OperaInclusiva’ è risultato vincitore del premio Gianluca Spina - sezione Accessibilità. Il riconoscimento è stato consegnato al Politecnico di Milano, nell’ambito del convegno dell’Osservatorio Innovazione digitale per la cultura. A ricevere fisicamente il premio sono stati Fabio Ceppelli, dell’ufficio formazione del Teatro Comunale di Modena, e appunto Elena Di Giovanni, coordinatrice scientifica di ’OperaInclusiva’. Il progetto ha continuato a evolversi di anno in anno: è stato anche istituito il Registro delle guide inclusive che hanno partecipato ad un apposito corso di formazione: si tratta di persone con disabilità sensoriale e cognitiva che partecipano, come guide, alle visite guidate al teatro, rendendo anche questo servizio inclusivo e rivolto ad una fascia sempre più ampia di pubblico. Nel prossima stagione 2025-2026 il progetto riguarderà un’opera del Modena Belcanto Festival, due opere della stagione lirica e un balletto.
Stefano Marchetti