Tre giorni di protesta: "Trasporti inadeguati"

Le classi quinte dell’istituto ’Volta’: "Non avremo neanche il tempo di preparare l’elaborato per l’esame di maturità"

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"Noi non siamo una percentuale". E’ lo slogan delle classi quinte dell’istituto ‘A.Volta’ di Sassuolo, da ieri impegnate in una manifestazione di protesta, che durerà tre giorni, dopo la pubblicazione del nuovo orario in presenza scolastica, secondo l’ultima ordinanza regionale, scelto dalla scuola per consentire le lezioni per il 70 per cento in aula: il nuovo orario, dopo un anno di dad alternata a percentuali in presenza, prevede ora l’ingresso delle classi quinte alle 10 e l’uscita variabile dalle 13:40 alle 15:35, per tutti i giorni della settimana fino all’8 maggio. Nell’istituto, che ha sede nel polo scolastico sassolese, le classi quinte sono 11 e gli studenti coinvolti sarebbero più di 200.

"Noi protestiamo – spiega uno degli studenti – per una serie di motivi, tra i quali l’inadeguata organizzazione dei trasporti: studenti che non abitano a Sassuolo, entrando in classe alle 10, sarebbero costretti a prendere il pullman di ritorno alle 18 per mancanza di corse dirette prima".

Senza contare che "con un orario del genere, il tempo per organizzare lo studio per verifiche e interrogazioni, la preparazione dell’elaborato da presentare in sede d’esame ed eventualmente quella per prove di ingresso universitarie, risulterebbe insufficiente. Tutto questo avviene in quello che potrebbe essere considerato il periodo più delicato in vista della prova della maturità".

In programma c’è la proposta di soluzioni alternative che saranno elaborate e presentate nei prossimi giorni dagli studenti, e una manifestazione con altri istituti del territorio modenese previste per la prossima settimana. Intanto proteste dello stesso tenore di quella di Sassuolo sono in corso in altre scuole della provincia, dalla Bassa all’Appennino.

Gianpaolo Annese