Tressoldi e Ferrari in difficoltà. Kumbulla impalpabile

Volpato, tante leggerezze. Boloca leggero su Sottil,. Doig male sul terzo gol. Pinamonti troppo solo.

Tressoldi e Ferrari in difficoltà. Kumbulla impalpabile

Tressoldi e Ferrari in difficoltà. Kumbulla impalpabile

CONSIGLI 5. L’ex Duncan lo chiama in causa al 2’ su corner, Sottil lo batte un quarto d’ora dopo. Da lì in avanti insidie assortite – Ikone, Barak – e gol come se piovesse, cui oppone quel che ha. Troppo poco…

TRESSOLDI 4,5. Le indisponibilità combinate di Pedersen e Toljan, in panchina per onor di firma, gli regalano la fascia destra dal 1’. Ce ne mette 13’ per prendere, al primo fallo – ingenuo ma veniale – l’ammonizione che gli toglie l’Inter. In sistematica difficoltà su Sottil, paga le troppe indecisioni con un cambio (19’ s.t. Missori 5. Coinvolto, suo malgrado, nel naufragio)

FERRARI 4. La Fiorentina che gioca senza centravanti gli toglie punti di riferimento, ma gli regala anche grattacapi ‘ di rincorsa’. Perde l’uomo sul 3-1, ma non solo.

KUMBULLA 4. Prima da titolare per il centrale arrivato a gennaio dalla Roma, che un gara ‘vera’ non la giocava da un anno. Sbiadito e non troppo autorevole, men che mai autoritario. Ai limiti dell’impresentabile, un po’ come il Sassuolo del Franchi e la difesa neroverde di questa sciagurata stagione.

VITI 5,5. La velocità di Ikone lo preoccupa non meno delle sovrapposizioni di Kayode. Gioca di conseguenza, inabissandosi e cosegnandosi al cambio dell’intervallo (1’ s.t. Mulattieri 5. Non incide)

VOLPATO 5. A tutta fascia dentro uno schema quantomeno inedito, e a stretto contatto con Parisi: spunti di qualità ben nota, leggerezze altrettanto note, vedasi palla persa in occasione del gol che sblocca il match. Ed il costante, e infruttuoso, rincorrere Parisi (1’ s.t. Bajrami 4. Non aggiunge niente)

OBIANG 4,5. Di nuovo nell’undici titolare dopo il pit-stop contro il Lecce: qualcosa legge, e altrettanto ‘rompe’, ma non basta: la mediana di Italiano lo divora, lasciandolo spesso lì, come il ‘mitico’ giapponese nella giungla (19’ s.t. Henrique 5,5. Dentro a gara virtualmente chiusa)

BOLOCA 5,5. Leggero, e in ritardo, su Sottil che sblocca. Fatica in mediana ritagliandosi anche lo spazio per una conclusione sul fondo all’alba della ripresa. Tra i meno peggio, ma mica bene (28’ s.t. Ceide s.v.)

DOIG 4,5. Nel pregara, ai microfoni di DAZN, aveva ‘chiamato’ il ‘salto di qualità’, ma non da’ seguito all’ancorchè lodevole proposito. Esterno di centrocampo con consegna di limitare Kayode e ripartirgli addosso: non bene in generale, malissimo sul terzo gol della Viola e anche sul quarto.

THORSTVEDT 5,5. Lo recupera da una settimana a singhiozzo, Ballardini, e lo piazza tra le linee: ne ottiene gara intermittente e la prima conclusione (alla mezz’ora) del Sassuolo nello specchio. Nulla che tolga il sonno a Christensen, che il norvegese batterà nella ripresa, emergendo da mediocrità diffuse. Senza arrivare, va da sé, alla sufficienza.

PINAMONTI 5. Solo, esposto alle ‘legnate’ di Ranieri e Quarta, ritaglia su se stesso l’unica gara possibile. Quella, di retroguardia e fatica, del terminale offensivo di un Sassuolo dimesso, e forse anche rassegnato.

Stefano Fogliani