Turismo a luci e ombre. Bene il distretto ceramico ma l’appennino soffre: "Puntiamo sugli sport"

In provincia oltre 390mila pernottamenti nei primi tre mesi dell’anno. Amedeo Faenza: "Servono eventi se vogliamo diventare più attrattivi".

Turismo a luci e ombre. Bene il distretto ceramico ma l’appennino soffre: "Puntiamo sugli sport"

Turismo a luci e ombre. Bene il distretto ceramico ma l’appennino soffre: "Puntiamo sugli sport"

Modena, 26 aprile 2024 – È un quadro a luci e ombre quello che ci restituisce l’andamento turistico nei primi tre mesi dell’anno. Mesi – quelli da gennaio a marzo – che hanno visto sul nostro territorio provinciale 174.295 turisti (di cui 132mila italiani e 41mila in arrivo dall’estero) e un totale di 390.087 pernottamenti (289.811 italiani e oltre 100mila esteri).

Cifre significative sì, ma che celano alle spalle uno scenario frammentato, evidenziando alcune importanti differenze a seconda delle aree territoriali.

A soffrire di più in questi mesi è stato senz’altro il nostro Appennino, soprattutto a causa della scarsità di precipitazioni nevose durante questo inverno, come evidenziano i dati con il segno meno. Lente di ingrandimento alla mano, infatti, a Fanano si registra un -44,2% di turisti rispetto all’anno precedente, -31,7% a Fiumalbo, -56,5% a Pievepelago, -19,6% a Sestola. Meglio Lama Mocogno (+11%) Montese (+33,7%) e Pavullo (+21%).

"Lo scenario che si ritrova a vivere oggi il nostro Appennino non è di certo dei migliori – conferma Amedeo Faenza, presidente di Federalberghi Modena – a partire dalla pessima stagione che ci siamo ritrovati a fronteggiare a causa della carenza di neve. In più si aggiunge la mancanza di personale, che rappresenta un fattore rilevante e che mette ancora più in difficoltà il settore. È quindi necessario ripensare allo scenario a trecentosessanta gradi, investendo soprattutto sullo sport, visto che nel nostro Appennino sono presenti importanti strutture, dai palazzetti alle piscine, che andrebbero valorizzati. E perché no, sarebbe utile attirare sempre più ciclisti, visto che questo sport sta vivendo un periodo di grande rilancio. Per farlo però, serve un’importante riflessione e organizzazione a monte".

Luci e ombre avvolgono anche gli altri comuni, come Vignola (+0,6% turisti, -11,4% i pernottamenti) Nonantola (+19% turisti rispetto allo scorso anno; -8,4% i pernottamenti) oppure Mirandola (+25,4% i turisti; +24% i pernottamenti) e San Felice (-14,8% turisti e - 29% i pernottamenti).

Ma passiamo al capitolo città. Come illustrano i dati della Regione, il comune di Modena – da gennaio a marzo – ha dato il benvenuto a 51.292 turisti italiani (+0,5% sul 2023) e a 18.807 turisti in arrivo dall’estero (+15,7%). Per un totale, infine, di 141.411 pernotamenti nel primo trimestre.

"Anche qui una riflessione è necessaria. Modena è una città caratteristica sì, ma diversa da quelle limitrofe come ad esempio Bologna, che ha l’aeroporto e una grande fiera – spiega Faenza –. Noi, ad esempio, dovremmo spingere di più sulla cultura e gli eventi. Bisognerebbe programmare le prossime iniziative, senza ammassarle tutte insieme negli stessi periodi, ma spalmandole lungo il corso dell’anno, per essere più attrattivi. Per il ponte del 25 Aprile, ad esempio, le prenotazioni qui sono state poche. E se a Modena il turismo mordi e fuggi non manca, dobbiamo invece mettere in campo delle azioni per ragionare in maniera unitaria sui pernottamenti, affinché chi arrivi qui sosti una o più notti".

Eventi e sport, secondo Faenza, "sono poi uno dei motori principali che sta trainando il distretto. Maranello ad esempio, terra della Ferrari, è in continua promozione turistica". I dati lo confermano e sottolineano una significativa crescita del distretto ceramico: Sassuolo conta 6.175 turisti italiani nel primo trimestre (+35,5% sul 2023) e 2.294 esteri (+36,6%) e oltre 16mila pernottamenti totali (+41%). Maranello conta invece 7.684 turisti italiani (+27% sul 2023) 6.188 esteri (+47.9%) e oltre 27mila pernottamenti. Bene anche Formigine (12.501 turisti totali e 42.279 pernottamenti).