Ucman, Borghi verso la presidenza

Atteso il passaggio di testimone con Calciolari al vertice dell’Unione dei comuni dell’Area Nord

Ucman, Borghi verso la presidenza

Ucman, Borghi verso la presidenza

Alla presidenza dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord (Ucman) arriva Sauro Borghi. Il cambio, dato ormai per sicuro, è segno del fermento che serpeggia nel PD della Bassa in vista del 2024, una data decisiva per tanti comuni dell’Area Nord, dove dopo l’uscita di Mirandola da Ucman e la vicenda del ribaltone in Aimag con la "virata" voluta dal sindaco di Carpi verso la multiutility bolognese Hera, realtà come Concordia, Medolla, S. Possidonio e San Prospero sono a rischio e Mirandola - per il Pd – sarà da riconquistare. I timori in casa centrosinistra sono accentuati dal fatto che si imputa al Pd modenese e regionale la responsabilità di avere trascurato la Bassa, che attende ancora dopo oltre mezzo secolo di promesse la realizzazione della Cispadana, un piano per l’ospedale Santa Maria Bianca, che gli restituisca i reparti e l’efficienza preterremoto.

Ed è per questo motivo che nella Bassa si va consolidando un asse forte tra i sindaci di centrosinistra che punta – a dispetto della federazione modenese Pd e del Presidente della Regione e dei suoi uomini in sede locale – a rafforzare l’autonomia del partito e dei circoli dell’Area Nord, compreso Mirandola. Molte recenti prese di posizione in tema di sanità e Aimag accreditano questa suggestione. Pertanto, il cambio in Ucman potrebbe essere il primo banco di prova per queste suggestioni. Il cambio potrebbe avvenire a breve, quando con la presentazione del bilancio consuntivo – come si vocifera in alcuni ambienti – ci sarà il passaggio di testimone al vertice dell’Unione.

Pare ormai certo, infatti, che Alberto Calciolari, anche sindaco di Medolla, cederà la presidenza a Sauro Borghi, attuale primo cittadino di San Prospero. Non sarà comunque un ribaltone, perché tra i due c’è piena sintonia e anche con gli altri sindaci, Monja Zaniboni di Camposanto, Lisa Luppi di Cavezzo, Claudio Poletti di Finale, Carlo Casari di San Possidonio. Con la definizione del nuovo vertice piuttosto si vuole dare il segno di una svolta che "rafforzi il ruolo e le funzioni in capo all’Unione", rilanciandone la presenza di organismo di gestione e raccordo delle politiche a livello territoriale, potendo - tra l’altro – avere a disposizione per questa fine legislatura un tesoretto di 5 milioni di euro da riversare in azioni e progetti a vantaggio dei comuni aderenti che hanno conferito i propri servizi. Il cambio al vertice, poi, darà vita anche ad un riassetto della giunta di Ucman, dopo che Luca Prandini, sindaco di Concordia, ha rotto il patto con gli altri colleghi sindaci sulla vicenda Aimag.

Alberto Greco