Unimore in campo per i diritti umani: "Una mozione contro le guerre"

Il rettore: "Non solo una dichiarazione di intenti, ma un impegno concreto per un futuro migliore"

Unimore prende una posizione decisa riguardo i conflitti sempre più estesi e cruenti, con una mozione approvata all’unanimità da Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. In un contesto internazionale segnato da tensioni acute e durissimi scontri, soprattutto in Ucraina e nella Striscia di Gaza, l’Ateneo si impegna a svolgere un ruolo attivo nella ricerca di soluzioni pacifiche e nella promozione della diplomazia. La mozione evidenzia "la necessità urgente di un rinnovato impegno accademico volto alla promozione della pace, alla risoluzione per via diplomatica dei conflitti e al contrasto di qualsiasi forma di aggressione e violenza".

Un impegno che sottolinea la gravità dei conflitti attuali e il loro impatto devastante sulle popolazioni civili.

Tra gli impegni concreti, l’Università promette di "rafforzare le azioni di accoglienza e supporto alle comunità accademiche e a studenti e studentesse provenienti da aree di conflitto". Inoltre, si impegna "a promuovere la ricerca e l’insegnamento su temi legati alla pace, ai diritti umani, alla risoluzione dei conflitti e alla salute globale al fine di incoraggiare un approccio multidisciplinare che coinvolga le diverse facoltà e dipartimenti". La mozione auspica "la cessazione immediata delle ostilità in tutte le zone di guerra" e invita al dialogo e alla negoziazione come mezzi per raggiungere "soluzioni pacifiche e durature, nel rispetto dei diritti umani e della dignità di tutte le persone coinvolte".

Gli Organi accademici, infine, invitano tutta la comunità di Unimore "a lavorare costantemente per la promozione di una cultura di pace a sostegno delle iniziative di peacekeeping e peacebuilding delle Nazioni Unite e in una sempre costante promozione di una cultura di rispetto reciproco tra i popoli e le culture". "In un momento in cui il mondo è testimone di conflitti sempre più complessi e devastanti – sottolinea il Magnifico Rettore, Prof. Carlo Adolfo Porro –, l’Università si assume una responsabilità diretta nel promuovere la cultura della pace e della risoluzione dei conflitti attraverso la formazione e la ricerca. La mozione approvata all’unanimità dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione vuole essere testimonianza diretta del nostro impegno attivo a fronteggiare queste sfide globali con azioni concrete". "Come Ateneo – continua il Rettore –, ci impegniamo a fornire sostegno tangibile a chi è direttamente colpito dai conflitti e a lavorare incessantemente per la promozione di una cultura di rispetto e dialogo. Non solo una dichiarazione di intenti, dunque, ma un impegno concreto per la realizzazione di un futuro più pacifico".