Unità cinofila al lavoro. Continuano le ricerche del 21enne Fabio Occhi

Unità cinofila al lavoro per trovare tracce di Fabio Occhi, il 21enne di Rovereto sulla Secchia, del quale la famiglia non ha più notizie da sabato. Le ricerche si fanno sempre più intense, concentrandosi sul luogo del ritrovamento della macchina del giovane universitario, all’autogrill di Barberino di Mugello (Firenze). "Come mi hanno riferito i carabinieri che stanno senza sosta indagando – afferma il padre Massimo – oggi (ieri per chi legge, ndr) i cani molecolari sono partiti dal luogo in cui Fabio era arrivato e hanno seguito una pista che li ha portati in autostrada e ad un certo punto si sono fermati perdendo le tracce. Per cui Fabio non dovrebbe essere andato tra i boschi in montagna". Ieri mattina, infatti, l’unità cinofila ha fatto un sopralluogo nella casa della famiglia Occhi a Rovereto, dove Fabio vive con il papà Massimo, sindacalista della Cisl e la mamma Roberta Bregolin. "Avevamo già dato alcune cose personali di Fabio alle Forze dell’ordine, al fine della ricerca con i cani, ma hanno spiegato che la cosa migliore era che gli animali entrassero in contatto con la sua stanza", spiega il padre. I genitori stessi, il sabato sera, dopo che la Polizia di Stato mediante il Gps dell’assicurazione aveva individuato la macchina del figlio, sono partiti per recarsi sul luogo. Le ricerche continuano: oltre 1000 le condivisioni dell’appello dei genitori lanciato dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto’.