
Azione d’attacco del Valsa group (foto legavolley.it)
Modena, 30 settembre 2024 – Va storta, ma va, la prima Valsa Group Modena della stagione: si butta via nel terzo set su una palla vagante sbagliata dal migliore in campo, Tommaso Rinaldi, e soprattutto nel quarto dove dilapida cinque punti di vantaggio facendosi rimontare dal baby Mandiraci e da una squadra molto più forte al servizio – e pure in serata – Romanò su tutti.
La prima Modena ufficiale è sospinta dalle idee di Luciano De Cecco, che con l’estro smarca Rinaldi in ’pipe’ e si affida a sprazzi a Paul Buchegger, buon esordio anche per lui purché col difetto di calare nei finali. Il 3-1 finale (25-18, 21-25, 25-23, 25-23) va stretto ai gialloblù, ma restituisce un’immagine reale della squadra: già funzionale, tutto sommato affiatata, ma ancora incapace di rendersi la vita facile.
Il primo set è un concentrato di bordate dai nove metri, di Yuri soprattutto, che esegue ben otto colpi in un parziale: il bersaglio principale è Gutierrez, che in ricezione forse ambisce a troppo e conseguentemente cala in qualità, anche dall’attacco; De Cecco vira su Sanguinetti e Rinaldi nell’attesa di Vlad Davyskiba, ancora mestamente seduto a bordocampo e fiducioso di rientrare, ma non prima di due settimane.
Funziona meno l’intesa con Stankovic, che nel primo parziale segna un punto ma rimedia anche un muro pesante da Galassi: Piacenza chiude facile, 25-18. Nel secondo parziale la battuta della squadra di casa cala, mentre quella gialloblù cresce: arrivano due ace e la situazione pare più fluida. Il set va in cascina con un grande protagonista: con Piacenza tornata a -1 entra e debutta Simone Anzani, che pesca due muri inframezzati da uno di Gutierrez, portando Modena di nuovo a +3 sul 19-22, gap che risulta incolmabile.
Il terzo set è tutto di rincorsa, Modena arriva al “punto a punto” sotto di tre. Interviene di nuovo Anzani, che con la battuta al salto “float” ricuce lo strappo, favorendo la rimonta da 23-20 a 23 pari. Un’altra ricezione abbondante serve a Rinaldi l’occasione per andare al set ball, ma il martello spara fuori nell’incredulità generale. Anche il punto della staffa è una beffa, con una difesa a carambola sempre su Rinaldi e la rigiocata di Romanò tra le mani del muro: è 2-1.
Nel quarto parziale è invece Modena a condurre: va avanti subito, con Buchegger in grande spolvero (5-10). Poi però il divario si assottiglia, a due terzi di set è 14-16. Il sorpasso avviene sul 20-19 grazie ai turni di servizio di Romanò (che chiude con quattro ace, due nella rimonta) e del nuovo arrivato Efe Mandiraci, classe 2002, due battute vincenti anche lui e due attacchi, ma pure ricezioni, tocchi a muro. Rinaldi fa 20 pari e il 22-21, tiene lì la Valsa, insiste; ancora Maar porta a casa il 24-22 dall’attacco, si mangia il primo match ball ma ancora Mandiraci risolve.
Nota a margine, e non secondaria: una cinquantina di modenesi ha raggiunto Piacenza e tifato per quanto ha potuto, ma è forse la prima partita di campionato in cui Modena è giunta in trasferta senza curva, neanche uno spicchio. Un problema da risolvere, senza dubbio: per il bene della squadra e, soprattutto, della Storia che si porta dietro.
Fabrizio Monari