
Gli studenti ieri hanno organizzato attività alternative in parrocchia "Dovevamo farlo a scuola, ma è mancato il via libera di alcuni docenti" .
"Gli accordi vanno onorati e gli studenti rispettati: partecipazione per questa autogestione". Con questo slogan ieri mattina gli studenti del Liceo Wiligelmo hanno dato avvio a una giornata alternativa negli spazi della parrocchia Gesù Redentore, a Modena, dopo che la proposta di autogestione all’interno della scuola non era stata autorizzata da alcuni insegnanti.
L’iniziativa, spiegano gli studenti che ieri mattina erano davanti all’ingresso della scuola, "è nata per reagire al rifiuto di concedere una giornata di assemblea autogestita, nonostante – sottolineano – il diritto alle ore mensili sia legalmente previsto".
A quel punto, la decisione è stata quella di spostare tutto fuori dall’edificio scolastico: niente lezioni in aula, ma una serie di laboratori, seminari e attività preparate e condotte dagli stessi studenti del liceo su temi di attualità quali filosofia, cinema, arte e politica.
"Questa giornata la definirei ironicamente ’l’apertura di una pentola a pressione troppo carica’, – commenta Valerio Gozzi, studente dell’istituto – sono diversi anni che noi studenti cerchiamo di proporre attività alternative ed esporre i nostri hobby, ma la scuola non ci ha dato lo spazio e la disponibilità di aprire laboratori pomeridiani, oltre al club del libro che però non basta. Abbiamo tante cose da dire, interessi e passioni che vanno oltre i programmi scolastici, quindi questa iniziativa è un modo per riprenderci quello che ci è stato negato, come dimostrano le numerose adesioni".
Molti professori, prosegue lo studente, "sono di supporto, ma purtroppo alcuni hanno deciso di non collaborare e quindi l’autogestione non è andata a buon fine".
L’iniziativa, che ha registrato più di un centinaio di adesioni fin dalle prime ore del mattino, risponde a una necessità da parte degli studenti di condividere temi e passioni che solitamente non trovano spazio nei programmi canonici. Argomenti che contribuiscono ad arricchire culturalmente gli studenti.
Ma porta anche con sé la volontà di invitare il sistema scolastico al cambiamento e al dialogo con chi siede ogni giorni tra i banchi.
"All’inizio – racconta Samuele Prandini, rappresentante d’istituto dell’istituto Wiligelmo – quando preside e vicepreside ci hanno comunicato che una percentuale di professori si era dichiarata contraria all’autogestione, abbiamo pensato di organizzare delle attività di pomeriggio, ovviamente come gesto simbolico perché fuori dall’orario scolastico". Poi però, continua Prandini, "abbiamo deciso di programmare uno sciopero e svolgere la giornata di autogestione fuori da scuola, con lezioni su Tangentopoli, corsi di pittura sui vestiti, giochi da tavolo, ma anche la proiezione e la discussione collettiva del documentario No Other Land".