
Modena, il liceo Sigonio (FotoFiocchi)
Modena, 9 luglio 2014 - Nemmeno il tempo di godersi le vacanze estive, che per il liceo Sigonio è già di nuovo battaglia aperta. La doccia fredda dell’esclusione dai fondi del piano Renzi per l’edilizia scolastica è stata la ciliegina sulla torta: la nuova scuola promessa nel lontano 2009 resta un miraggio. E la storica opposizione (Forza Italia e Udc unite) è già sul piede di guerra, con un’interrogazione pronta a piombare sulla scrivania del sindaco Muzzarelli. "La giunta Pighi si conferma ancora una volta la ‘giunta del rimando’ — commenta Andrea Galli, consigliere comunale di Forza Italia —, ma non pensavo si sarebbe arrivati a tanto. Persino Renzi aveva sprecato parole sul Sigonio, quando è venuto a Modena".
La promessa di Muzzarelli resta un piano pronto entro i primi cento giorni di mandato: l’ipotesi avanzata dall’assessore ai Lavori pubblici Giacobazzi è quella di elaborare un bando per eseguire l’intervento per la nuova struttura in due stralci, finanziando il primo con la vendita della storica sede di via Saragozza. "Ma oggi l’edilizia è totalmente ferma, basti pensare alla fatica fatta con la Manifattura Tabacchi...", commenta Galli. Poca fiducia, insomma, nel piano pensato da Muzzarelli per salvare il famoso progetto di una scuola nuova tra via Montecuccoli e via Padre Candido. Piano che dovrebbe poi procederebbe con un secondo stralcio di interventi, finanziato dallo Stato nel 2015.
"Ma quali garanzie ha la giunta sul fatto che i fondi rimangano anche per il 2015?", si chiede Giuseppe Pellacani, capogruppo dell’Udc in Consiglio. "Tutti i sindaci che hanno risposto all’appello del presidente del Consiglio segnalando interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili, finanziati con fondi propri, hanno trovato accoglimento nei decreti. Nessuna traccia del Sigonio. Cosa è successo? Non era stato Muzzarelli a garantire che l’amico Renzi gli avrebbe assicurato i fondi per il Sigonio?", si chiede. "Spero non si voglia far ricadere la colpa sul solito Pighi, anche perché il suo assessore all’urbanistica Giacobazzi ha un ruolo quasi identico nella Giunta Muzzarelli. Ci spieghi cosa è successo e per quanti anni ancora gli studenti dovranno aspettare per avere una scuola decente", conclude Pellacani. Un’interrogazione sul Sigonio è arrivata anche da Andrea Leoni, consigliere regionale di Forza Italia. "Siamo di fronte all’incapacità di programmare e di gestire la spesa pubblica, anche in un settore così strategico e importante come la scuola. Terza e ultima beffa che si aggiunge al danno, l’intenzione del Comune di procedere ‘rapidamente’ al bando per la realizzazione della nuova sede del liceo Sigonio (confermata dall’assessore regionale Bianchi), sperando di utilizzare i soldi promessi dal Governo per il Piano Scuola. Purtroppo i precedenti non ci consentono di essere ottimisti".
Chiara Mastria