Fatal Verona? I numeri neroverdi dicono altro

Nelle ultime cinque stagioni il bottino (favorevole) è di quattro vittorie e un pareggio. Andava peggio quando contro c’era un certo Luca Toni .

Fatal Verona? I numeri neroverdi dicono altro

Fatal Verona? I numeri neroverdi dicono altro

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

Fatal Verona? Non per il Sassuolo, e non in serie A, almeno. Perché i neroverdi, sul prato veronese, ci hanno perso praticamente sempre – due volte su due – quando ancora giocavano in cadetteria, ma da quando si sono affacciati alla massima serie al Bentegodi hanno sbagliato molto di rado. Quattro vittorie – l’ultima coincise, la stagione scorsa, con l’esordio di Dionisi sulla panchina neroverde – e un pari nelle ultime cinque stagioni consegnano infatti ad almanacchi non recentissimi gli unici due rovesci registrati dal Sassuolo di serie A contro gli scaligeri. Il primo è del settembre 2013, lo affronta il Sassuolo matricola ancora inesperta alla sua terza gara nella massima serie: 2-0 e tutti a casa. Il secondo fu invece un 3-2 che, la stagione successiva, mandò in orbita Luca Toni (doppietta per l’attaccante modenese) e su tutte le furie Di Francesco che invitò i suoi ‘giovani’ in neroverde a prendere esempio dal centravanti di Stella, che a dispetto dei suoi 37 di allora non aveva smesso di stupire.

Da lì in avanti, per i neroverdi, percorso netto o quasi, però: un pari – ancora Toni a castigare Di Francesco – nel 201516, poi tutta discesa. Un rocambolesco gol della meteora Lemos, centrale difensivo uruguagio mai troppo rimpianto dai tifosi neroverdi, premiò il Sassuolo di Iachini nel 201718, una sassata di Djuricic miracolò invece, nel 201920, il secondo Sassuolo di Roberto De Zerbi, che si ripeterà la stagione successiva ‘passando’ con il più classico dei punteggi (e della scansione: 2-0, un gol per tempo) scritto da Berardi e Boga. Finita qui? Non proprio, perché la stagione scorsa il ‘nuovo’ Sassuolo di Alessio Dionisi cominciò il suo cammino in campionato facendo vista proprio all’Hellas. Vincendo 3-2 con gol di Raspadori, Djuricic e Traore e confermando – tra l’altro si giocò alle 18,30 – che quando sul Bentegodi si allunga l’ombra dei neroverdi la casa, per l’Hellas, diventa stregata.

È infatti, quella ‘veronese’, la ‘serie’ aperta più lunga di vittorie in trasferta dei neroverdi nel massimo torneo, e rappresenta anche uno di quei ‘grandi numeri’ cui è inevitabile fare la dovuta attenzione. Un’insidia non meno trascurabile, quella della statistica pronta a rovesciarsi, di quelle che non mancherà di portare ai neroverdi un Verona ferito dalla classifica che proprio domani, tra l’altro, chiude i festeggiamenti per i 120 anni di storia del club. E oggi si raccoglie attorno a se stessa: niente conferenza stampa da parte del tecnico Zaffaroni, oggi, e ieri solo qualche dichiarazione del presidente Maurizio Setti, che ha definito la partita contro il Sassuolo ’la gara della vita’ per la sua squadra.