Marito e moglie rubano al ‘Bimbo store’ di Parma: assolta la donna, 10 mesi al coniuge

In tribunale la coppia doveva rispondere di aver portato via, il 9 agosto scorso, numerosi oggetti che erano stati sottoposti a sequestro il 19 maggio 2023, per un valore calcolato tra gli 800 e i mille euro

Carabinieri (repertorio)

Carabinieri (repertorio)

Reggio Emilia, 15 marzo 2024 - Marito e moglie, 40enni residenti a Cella, erano finiti a processo con l'accusa di aver rubato una serie di articoli dal negozio 'Bimbo store' di Parma, in via Emilia Est, violando i sigilli in loco che erano stati apposti dopo un incendio devastante. Nel pomeriggio del 27 aprile 2023 l’area commerciale davanti all’ex Salamini a Parma fu interessata da un grosso incendio: le fiamme distrussero un capannone commerciale che ospitava un magazzino di articoli gestito da commercianti cinesi e il negozio di prodotti per l'infanzia 'Bimbo store', al civico 85 di via Emilia Est. La coppia doveva rispondere di aver portato via, il 9 agosto scorso, numerosi oggetti che erano stati sottoposti a sequestro il 19 maggio 2023, per un valore calcolato tra gli 800 e i mille euro. La donna avrebbe atteso in macchina, parcheggiata all'altezza del civico 85, mentre il marito avrebbe spostato la recinzione metallica che delimitava l'area sotto sequestro, per poi entrare e portare via gli articoli del 'Bimbo store’, aiutandosi anche con un sacco e caricandoli in macchina. A entrambi si contestava anche la recidiva. Nel primo grado di giudizio, davanti al tribunale di Parma, nella direttissima con rito abbreviato, il pm aveva chiesto 1 anno e 8 mesi di condanna per entrambi, con le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. La difesa aveva domandato per la coppia sentenza di non doversi procedere per il furto sostenendo la mancanza della condizione di procedibilità del reato e l'assoluzione perchè il fatto non sussiste dall'accusa di aver tolto i sigilli. Il giudice aveva condannato entrambi a 10 mesi. La difesa, affidata agli avvocati Mario Larocca - per il marito - e Lucia Larocca - per la moglie - ha impugnato la sentenza. Ieri si è concluso il processo davanti alla Corte d'Appello, che ha confermato la condanna per l'uomo a 10 mesi e ha invece ribaltato il verdetto per la donna, formulando l'assoluzione