"Alunne molestate a scuola". Prof rinviato a giudizio: "Assurdo che insegni ancora lì"

Fatti accaduti al Benelli di Pesaro, quattro ragazze accusano il docente: ecco la ricostruzione

L’avvocatessa Pia Perricci, legale di due delle ragazze che sarebbero state molestate

L’avvocatessa Pia Perricci, legale di due delle ragazze che sarebbero state molestate

Pesaro, 4 aprile 2024 – Professore delle superiori rinviato a giudizio per violenza sessuale su quattro ragazze all’epoca minorenni. "Ora trasferitelo, il fatto che rimanga a insegnare nella stessa scuola e che le ragazze siano costrette a vederlo tutti i giorni è inaccettabile". Si è svolta ieri l’udienza preliminare del procedimento a carico di un docente di 57 anni dell’istituto professionale Benelli di Pesaro: le ragazze e i genitori si sono costituti parte civile e il giudice Antonella Marrone ha rinviato a marzo prossimo il giudizio dinanzi al collegio ritenendo fondate le prove acquisite. Due delle quattro ragazze che si sono costituite parte civile insieme alle famiglie, sono rappresentate dall’avvocato Pia Perricci. Il legale ricostruisce i fatti, risalenti al 2021, che hanno portato alla denuncia del prof. da parte delle famiglie. Le ragazze avevano raccontato di essere state accarezzate in maniera impudica dal docente, hanno riferito palpeggiamenti e abbracci proibiti in classe mentre si trovavano insieme o da sole con il professore: "Avevano paura anche di parlarne con i genitori – racconta il legale –, c’era una chat degli studenti da cui emergevano questi dettagli. Tutti sapevano ma il caso è venuto fuori solo grazie alla denuncia".

E l’accusa da parte della Procura è proprio quella di atti sessuali nei confronti di minorenni aggravati dal luogo (istituto scolastico frequentato dalle vittime), dal rapporto (affidate per ragioni di istruzione all’insegnante quale pubblico ufficiale) e dalla reiterazione delle condotte. L’avvocato Perricci si appella alla preside dell’istituto affinché il docente venga rimosso dalla sede in cui tutt’ora presta servizio. "La parte assurda in tutta questa storia – racconta il legale – è che il professore continua a lavorare nella stessa scuola e le ragazze che ancora frequentano lo stesso istituto lo vedono tutti i giorni. Non abbiamo avuto notizia di alcun provvedimento preso da parte del Ministero dell’istruzione e nemmeno da parte della preside: per lui non c’è stata alcuna azione disciplinare. La scuola dovrebbe essere un ambiente di tutela e invece il professore ha continuato incessantemente a lavorare nello stesso ambiente". Ora, a seguito del rinvio a giudizio, l’avvocato Perricci inoltrerà una formale richiesta in tal senso: "Farò una richiesta immediata alla preside dell’istituto affinché il docente venga trasferito altrove".