
Il ds Tamai e l'allenatore Gadda riflettono sulla sconfitta e il futuro del calcio ad Ancona, tra difficoltà e potenzialità.
"Mi prendo le responsabilità di questa sconfitta, abbiamo chiuso malissimo: abbiamo fatto una brutta figura, mancando di rispetto a tutti i tifosi che ci vengono a vedere con entusiasmo". A prendere la parola per primo è il ds Pietro Tamai, che si presenta in sala stampa: "Mi auguro per Ancona che possa esserci ancora spazio per il calcio in questa città: vorrei ringraziare tante persone, perché siamo partiti da zero e siamo arrivati qui. Ringrazio Ancarani, che ha fatto partire tutto, ma anche Gadda e Guerini. Sono arrivato assieme a loro, quindi se dovessero andarsene loro, me ne andrò anch’io". Questa invece l’analisi di Massimo Gadda: "Dispiace molto, perché avremmo voluto concludere in un’altra maniera. Si poteva anche perdere, ma non così. Futuro? Non ho idea, abbiamo attraversato un’annata molto difficile, non so cosa dire. So che una parte della società ha detto categoricamente no alle nostre richieste, ma noi non volevamo gestire la parte economica: volevamo solo capire chi potesse far ripartire la società, ci vogliono le gestioni giuste. Bisogna capire su che basi si lavora". "Non è semplice fare calcio in questa città, qui si chiacchiera tanto e non aiuta: è anche vero che ci sono grosse potenzialità, a partire dai tifosi. Abbiamo delle grandi responsabilità nei confronti dei nostri tifosi. Pensavo di superare le difficoltà iniziali, invece siamo arrivati in fondo e le cose sono peggiorate".
Gianmarco Minossi