REDAZIONE PESARO

Dà fuoco all’auto di una parente per ripicca

L’uomo, di 48 anni, ha agito a Lucrezia ma è stato arrestato a San Lorenzo in Campo. Subito scarcerato, ha l’obbligo di firma in caserma

Dà fuoco all’auto di una parente per ripicca

Un’Alfa Romeo 147 è stata incendiata la notte scorsa per ripicca. Il responsabile è stato arrestato dai carabinieri ma il giudice non ha convalidato l’arresto perché era passato troppo tempo tra le fiamme e le manette, che gli sono state messe a San Lorenzo in Campo. La storia sembra arzigogolata ma non lo è. Il protagonista è un 48enne di San Lorenzo in Campo, disoccupato, fratello della suocera di una ragazza di 29 anni di Lucrezia. La giovane è la proprietaria della vettura incendiata. Che c’entra il 48enne con lei? Alcuni giorni fa, la sorella dell’uomo, che è anche la suocera della ragazza, ha litigato con la giovane per qualche motivo. La notizia è arrivata all’orecchio del 48enne, di origine pugliese, che, a modo suo, ha voluto dare una lezione alla ragazza che aveva osato contestare la propria sorella. Così, l’altra notte, il 48enne ha preso la macchina, è partito da San Lorenzo in Campo, è arrivato a Lucrezia, in via Marsala, dove la ragazza convive col nipote dell’uomo, ha avvistato parcheggiata l’Alfa Romeo della ragazza, l’ha cosparsa di benzina e le ha lanciato un fiammifero. In un attimo, le fiamme hanno avvolto l’auto bruciandola. Il 48enne, accertato che la missione era compiuta, ha ripreso al sua vettura ed è tornato a San Lorenzo in Campo fermandosi a bere in un bar. Qui lo hanno rintracciato e arrestato i carabinieri di Colli al Metauro che erano stati allertati per l’ìncendio.

L’uomo è stato portato ieri mattina davanti al giudice per la convalida dell’arresto ma il magistrato ha ritenuto che la flagranza fosse ormai trascorsa tra incendio e arresto e che quindi non fosse possibile convalidire il provvedimento. Ha riconosciuto però la pericolosità sociale dell’uomo, il quale si era messo in marcia da San Lorenzo in Campo fino a Lucrezia portandosi dietro anche due coltelli con lame da 8 centimetri oltre ad un’accetta, poi sequestrate. Durante l’udienza di convalida, difeso dall’avvocatessa Elena Cortiglioni, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha stabilito subito la scarcerazione del 48enne con obbligo di firma giornaliero nella caserma dei carabinieri di San Lorenzo in Campo.

Intanto l’auto presa di mira è andata completamente distrutta e per puro caso non sono state coinvolte altre vetture né le case vicine. Il processo è stato aggiornato. Grazie al rapido intervento dei vigili del fuoco di Fano, non si sono avute conseguenze ancor più drammatiche.