Riccardo Shawo: la verità sulla morte dall’analisi delle sostanze nella siringa

Terminata l’autopsia, si attende l’esito degli esami tossicologici. Fissata la data del funerale

Riccardo Shawo, morto domenica

Riccardo Shawo, morto domenica

Risposte certe ancora non ci sono. L’autopsia svolta ieri pomeriggio dal medico anatomopatologo Marco Palpacelli di Ancona, sul corpo di Riccardo Shawo – il 30enne trovato senza vita nella camera dal padre avvocato nella sua casa di via dell’Abbazia a Fano, la scorsa domenica mattina – non ha ancora svelato quale sia stata la sostanza che ha provocato la morte del giovane personal trainer, appassionato di body building.

Si sa che gli inquirenti (le indagini vengono svolte dal commissariato di Fano) hanno trovato una siringa in bagno, ma non è noto ancora se questa sia stata usata dal giovane poco prima di morire e quale sostanza chimica contenesse. Per avere risposte certe sulla tipologia della sostanza bisognerà attendere l’esito degli esami legati all’autopsia, risultati che arriveranno tra alcuni giorni. In ogni caso, però, la risposta a a questo interrogativo è importante per più di un motivo: uno di questi è il fatto che se il trentenne fosse morto per overdose da sostanza stupefacente, la polizia avvierà un’indagine per risalire a chi sia il pusher che gli ha venduto la droga per accusarlo, se identificato, della morte del giovane come conseguenza di altro reato, come avviene sempre nei casi di overdose.

Ma indagini dovranno essere fatte anche se emergerà che la siringa conteneva sostanze anabolizzanti, che potrebbero essere risultate fatali al ragazzo, nonostante la giovane età e un fisico apparentemente forte. Anche in questo caso, bisognerà eventualmente capire di quali anabolizzanti si trattasse e di come il giovane se li fosse procurati.

Intanto, adempiute le procedure disposte dall’autorità giudiziaria, il corpo del giovane è stato reso alla famiglia, che ha potuto fissare la data del funerale. Le esequie di Riccardo Shawo si terranno dunque giovedì 25 gennaio alle 15 nella chiesa di San Cristoforo a Fano.

re. ma.