Dall’unicità del presepe di San Marco, allestito nelle cantine di Palazzo Fabbri, al coinvolgimento di tutta la città. E’ così che nel corso degli anni sono nati, al Pincio il presepe dei maestri carristi, alla Chiesa del Porto quello dei pescatori e alla chiesetta della Trave quello creato dai cittadini del quartiere, completamente fatto a mano e con materiale riciclato. Dallo scorso anno è anche nato il gruppo Facebook "Le vie dei presepi di Fano. Storia, tradizione, continuità": una ‘vetrina’ di tutte le Natività fanesi che servirà a costruire, dal centro storico ai quartieri più periferici, gli itinerari dei presepi allestiti nei giardini, sui terrazzi, nei garage o alle finestre.
Ieri la presentazione alla presenza di tutti i protagonisti e dell’assessore al Turismo, Etienn Lucarelli. "A 800 anni dalla prima rappresentazione del presepe – spiega la guida autorizzata Manuela Palmucci, una delle ideatrici insieme a Maria Flora Giammarioli, del gruppo facebook ‘Le vie dei presepi di Fano’ – abbiamo voluto ricordare l’evento mettendo a disposizione di cittadini e turisti una mappa consultabile nel gruppo aperto il 30 dicembre 2022. Girando la città alla ricerca delle composizioni presepiali si potranno scoprire i luoghi più noti ma anche quelli più reconditi ma non meno suggestivi di Fano. Un modo speciale per conoscere il territorio. Sulla mappa virtuale i presepi saranno contraddistinti dalla spunta verde o rossa, una sorta di semaforo in cui il colore verde evidenzierà che il presepe è stato rinnovato nell’anno corrente". Per meglio identificare le natività due artiste fanesi, Paola Bartoletti e Laura Lippera, hanno realizzato un logo che potrà essere apposto di fronte all’edificio con il presepe da visitare. Chi vuole aderire al progetto può contattare 328 2898437 o leviedeipresepifano@gmail.com. Punto fermo di qualsiasi itinerario alla scoperta dei presepi è quello di San Marco che raggiunge punte di 15-20mila visitatori: un’opera unica, che si estende su una superficie di 350 mq, con centinaia di personaggi e movimenti e che, grazie all’impegno di don Marco Polverari, si arricchisce sempre di nuovi diorami. Quest’anno don Marco è intervenuto sulla Natività, ampliando la scena con l’introduzione di un mulino ad acqua, con tanto di macina e con la presenza di un uomo che porta in spalla un sacco carico di cereali. Accanto al mulino, la stalla con il contadino impegnato nella mungitura e il latte raccolto nel contenitore. Inoltre sono state realizzate ben 2000 mila statuine di piccolissime dimensioni per animare di fedeli e sacerdoti piazza San Pietro durante una celebrazione, alla presenza del Papa. L’inaugurazione del presepe di San Marco è prevista per il 16 dicembre alle 11.
Anna Marchetti