REDAZIONE PESARO

"Il Bosco di Tecchie è tenuto bene"

L'associazione Naturalis Motus interviene per gestire il Bosco di Tecchie, riserva regionale di 200 ettari con esemplari di faggio vetusti e rari anfibi. La Riserva è ben curata, ma ci sono aree esterne alla proprietà provinciale che non vengono curate da anni.

Sulla situazione del Bosco di Tecchie, che secondo la lettera di un lettore è mantenuto male, interviene dopo l’amministrazione di Cantiano anche l’associazione di promozione sociale Naturalis Motus, che si occupa della gestione del parco. "La nostra associazione – spiega il presidente Stefano Fagiolo – è nata per volontà del comune di Cantiano per aiutare nella gestione della Riserva Regionale Orientata del Bosco di Tecchie, istituita circa un anno e mezzo fa. Il bosco si estende per circa 200 ettari, ed è una faggeta vetusta di bassa quota con esemplari che superano i cinquecento anni. Anche parlando di biodiversità, si tratta di un gioiello quasi unico nel centro Italia. Qui a Tecchie vive anche la salamandra pezzata, un anfibio molto raro. Rispetto a quanto scritto nella lettera di un lettore pubblicata da voi, vorrei precisare alcune cose. La nostra associazione non ha mai smesso di curare la Riserva, io stesso ci vado tre o quattro volte la settimana e posso garantire che i sentieri sono sempre stati puliti in maniera efficace e sono tutti percorribili, nessuno escluso. Prima dell’alluvione abbiamo riperimetrato tutta l’area e installato le tabelle ai confini. Ci sono voluti due mesi. L’alluvione all’interno della riserva non ha causato danni, ma solamente una frana, piccola e lontana dai sentieri. I tagli di bosco che il lettore evidenzia sono sì vicini ai sentieri, ma tutti fuori dai confini della Riserva: all’interno il regolamento li impedisce. La cartellonistica è in corso di rifacimento. Purtroppo in alcuni punti c’è erba alta e panchine rotte, ma si tratta di un’area di proprietà provinciale che l’ente non cura da tanti anni e che si trova all’interno della Riserva. Dispiace che, in un contesto in generale buono, il lettore si sia soffermato solo su situazioni che non dipendono da noi, esclusi i cartelli. Se vorrà venire qui, lo accompagnerò per mostrargli la realtà della Riserva".