TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Il defibrillatore non funziona: anziano salvato in extremis

L’80enne si era accasciato in via Gabrielli a Fano, ma il dispositivo più vicino non si è attivato. È stato soccorso da alcuni sanitari lì per caso. L’uomo ora è in rianimazione a Pesaro

Il defibrillatore non funziona: anziano salvato in extremis

Il defibrillatore non funziona: anziano salvato in extremis

Fano, 21 gennaio 2024 – E’ ricoverato nel reparto di Rianimazione del San Salvatore di Pesaro dove sta lottando per rimanere aggrappato alla vita, un 80enne fanese che l’altra mattina si è accasciato a terra sul marciapiede di via Gabrielli, colto da infarto. Il defibrillatore più vicino, però, non ha funzionato. Se il nonnino è vivo è quindi solo grazie al tempestivo intervento di alcuni sanitari che passavano di lì in quel momento, il prolungato massaggio cardiaco che gli hanno effettuato e il rapido arrivo dell’ambulanza che lo ha trasportato a Pesaro. In realtà però, di ambulanze ne sono arrivate due, perché la prima non era medicalizzata.

"Quello che so - racconta il cardiologo Alberto Caverni, che con l’associazione Fano Cuore promuove l’uso del defibrillatore automatico esterno (Dae) capace di rilevare automaticamente se erogare la scossa o meno, quindi utilizzabile in sicurezza da tutti - è che è stata soccorsa prontamente una persona da diversi sanitari, essendo il luogo vicino all’ospedale e al momento del cambio turno. L’ambulanza è arrivata subito, la prima senza medico ma con defibrillatore, subito dopo è arrivata la medicalizzata partita immediatamente dopo aver scaricato in Pronto soccorso il paziente già in carico. L’infartuato è stato rianimato sul posto, durante il trasporto a Pesaro ha avuto diversi arresti cardiaci. Comunque è arrivato vivo in pronto soccorso e attualmente è ricoverato in Rianimazione in condizioni stabili".

Caverni ci tiene a sottolineare che tutte le ambulanze sono dotate di defibrillatore, perché in un primo momento era circolata la notizia che la prima arrivata sul posto non l’avesse e per questo era stato necessario usare il defibrillatore installato all’ingresso della farmacia Pierini. "E’ stato utilizzato il defibrillatore dell’ambulanza - aggiunge Caverni - perché quello attaccato dai presenti non si è acceso. Mi è stato riferito dai sanitari del 118 intervenuti". Una notizia che, giunta anche all’orecchio degli amici dell’attore Luca Longarini (scomparso a 52 anni per infarto), li aveva resi felici di aver regalato 15 mesi fa quel dispositivo salvavita alla città, proprio perchè altri non dovessero attraversare il dolore di una perdita. E invece non ha funzionato e non si sa per quale motivo.

L’unica cosa certa è che alla Polizia locale – che ha in gestione i defibrillatori donati al Comune – nessuno ha comunicato che quell’apparecchio l’altro giorno non ha funzionato. Per cui non è prevista al momento nessuna perizia tecnica, come ha detto l’assessore Cucchiarini: "A me è stato riferito che il Dae è stato utilizzato in questa circostanza, per cui, come da prassi, ci è stato riconsegnato per la necessaria manutenzione: la sostituzione delle piastre e la ricarica della batteria. Niente di più".