Lotta alle malattie cardiovascolari. Il progetto di un giovane laureato: "Infarto, un kit per salvare vite"

Un 28enne di Cantiano spiega il suo metodo per diagnosi precoci con i marker. Secondo al premio Cna

Pesaro, 29 novembre 2023 – Prevenire infarti e complicanze derivate da malattie cardiovascolari si può. Tutto è partito da Cantiano e da un giovane laureato in biotecnologie che ai piedi del Catria ha deciso di fondare la BM Diagnostics e di mettere a punto un kit in grado di prevenire eventi fatali. Al Premio Cambiamenti di Cna, l’azienda fondata da Matteo Boldreghini, 28 anni, ha presentato il suo progetto ottenendo il secondo posto.

Boldreghini, come è nata l’idea e come è iniziato tutto?

"Premetto che mi sono laureato in biotecnologie all’Università di Urbino. L’idea di questo kit è nata durante la mia esperienza come tecnico di laboratorio durante la pandemia Covid-19, sulle navi da crociera. Avendo obblighi di primo soccorso ho compreso quanto sia importante la tempestività di intervento per prevenire le morti cardiovascolari, in quanto 10 minuti è il tempo limite per salvare una vita umana in caso di infarto. Dato che in Italia il tempo medio di arrivo dell’ambulanza dopo una telefonata al 118 è di 18 minuti, mi sono chiesto come fosse possibile ricevere primo soccorso immediato in caso di queste malattie. E la risposta mi è arrivata subito; un test fai da te simile a quello del Covid-19 che rileva precocemente i marker cardiovascolari con una modalità molto semplice e che non richiede conoscenze mediche. Ed è proprio per la missione di salvare vite che è nata BM Diagnostics".

Sanitari in azione durante un soccorso (archivio). Nel tondo Matteo Boldreghin
Sanitari in azione durante un soccorso (archivio). Nel tondo Matteo Boldreghin

In pratica, il test, che si ottiene pungendosi il dito di una mano e facendo cadere le gocce di sangue su una ’cassetta’ simile a quella del test Covid, rivela, attraverso linette visibili, se certi sintomi che una persona accusa in quel momento possano essere positivi, cioè quelli di un infarto vero e proprio in corso o di un’altra grave malattia cardiovascolare, oppure se quei sintomi (in caso negativo) siano invece legati ad altro.

Come siete organizzati?

"Il team è composto da tre biologi, oltre a me, due dei quali, Carmela Mirto e Luca Bertozzi, si sono laureati all’Università di Urbino e che prenderanno parte al processo produttivo; e Donatella Lamarca, biologa laureata all’università di Bari, che si occuperà della diffusione del prodotto tra i professionisti della salute. Uno degli scopi di BM Diagnostics è creare un contesto lavorativo inclusivo dove tutti i nostri collaboratori potranno esprimere la loro creatività".

Chi pensate possano essere i clienti del vostro kit?

"I beneficiari del nostro kit, saranno tutte quelle persone a rischio di malattie cardiovascolari, che potranno acquistare il test (non ancora in commercio) in tutte le farmacie e parafarmacie, e nei supermercati. Inoltre, avvieremo una collaborazione con tutte le Rsa, che così riusciranno a controllare i propri utenti in maniera rapida e senza dover acquistare attrezzature professionali".

Quanto tempo occorrerà per una validazione-approvazione del dispositivo da parte del Ministero della Sanità?

"Abbiamo già redatto l’iter per ottenere il marchio CE, che, grazie a studi osservazionali e prestazionali, una volta creato il laboratorio impiegheremo circa 3 mesi per ottenere l’autorizzazione dal Ministero della sanità".

Cosa vuol dire fare impresa a Cantiano?

"Fare impresa a Cantiano nell’ambito dei test IVD (in vitro device) è leggermente più complicato, per l’impossibilità di creare un network con professionisti di settore e di accedere a un ambiente altamente professionalizzante con figure specializzate che ci potranno aiutare con le loro conoscenze. Tuttavia dall’apertura dell’azienda, grazie anche al Premio ’Cambiamenti di Cna’ tantissime persone che mi hanno aiutato a crescere a livello personale, e ad acquisire ulteriori competenze, fondamentali per l’avvio di una start-up ad impatto sociale".

Altri progetti in cantiere?

"Stiamo lavorando anche ad altri progetti che rivoluzioneranno il mondo dell’Healthcare, e soprattutto che avranno lo scopo di sensibilizzare le persone alla cura del proprio corpo".

Perché proprio a Cantiano?

"Ho scelto di creare BM Diagnostics a Cantiano perché è il paese in cui sono cresciuto, e che quindi voglio in un certo senso aiutare questo territorio creando nuovi posti di lavoro all’interno della nostra comunità".