"Il nuovo Prg doveva essere quello della ‘città pubblica’ e della riduzione del consumo di suolo, invece perpetua la cementificazione, favorisce la speculazione edilizia e la rendita fondiaria". Neppure Lupus in Fabula risparmia le critiche al nuovo Prg Seri-Fanesi: "Un Prg che avesse avuto a cuore la sostenibilità ambientale doveva considerare tutto il costruito esistente e non utilizzato nei vari settori e quindi potenzialmente disponibile. Avrebbe dovuto basarsi su dati socio-economici e demografici aggiornati. Niente di tutto questo. La popolazione di Fano è sotto i 60 mila abitanti e cala di 300 persone all’anno. Però il Piano prevede nuove zone di espansione. A questi vanno aggiunti i vani che possono essere realizzati demolendo le villette e nelle zone B in cui esistono residui spazi edificatori. Sulla speculazione edilizia che sostituisce edifici singoli, molti dei quali di valore storico archettonico, con palazzine di 3-4 piani che cementificano completamente il lotto edificabile, è stata messa una piccola pezza vincolando alcune decine di "edifici significativi", ed escludendo dalla monetizzazione dei parcheggi i quartieri di Paleotta e Poderino. Ma su tutto il resto della città, avendo prorogato il Piano Casa si continuerà a demolire e a costruire volumi multipli di quelli esistenti. Al consumo di suolo nel settore delle costruzioni che riguarderà 434 ettari di superficie territoriale (per le varie destinazioni d’uso), si aggiungono decine di ettari per la nuova viabilità: interquartieri nord e complanare sud, arretramento della ferrovia e varie bretelle di collegamento. Le Community Hub (i centri di quartiere) saranno realizzate solo se partiranno i comparti edificatori in cui sono inserite. Ma le vere due chicche di questo Prg sono le concessioni per chi ha immobili o terreni nelle zone agricole: oltre alla residenza sarà possibile insediare attività commerciali, turistico ricettive, direzionali, per l’istruzione. Inoltre si potranno edificare capanni fino a 36 mq come ricoveri attrezzi, di 10 mq per ricoveri per cani e 45 per stalle per equini".
an. mar.