"Per la pensione un regalo unico. Un defibrillatore da donare"

Il dottor Dino Orazi, decano degli equipaggi delle ambulanze, lo ha consegnato a un agriturismo

"Per la pensione un regalo unico. Un defibrillatore da donare"

A sinistra, il dottor Dino Orazi con il defibrillatore che consegna ai titolari dell’agriturismo Ca’ Serrantonio di Urbania

È arrivato il momento della pensione anche per il dottor Dino Orazi, medico durantino che per anni è stato nell’organico delle ambulanze, sempre sulle strade a correre contro il tempo per salvare vite. Un decano della professione, stimato dai colleghi e dai cittadini, non poteva che trovare un modo speciale per uscire di scena e godersi il meritato riposo. Organizzata una cena per salutare i colleghi, Orazi si è trovato davanti la classica domanda "E cosa possiamo farti come regalo?" e qui è partita l’idea.

"Ovviamente non mi serviva niente di importante così ho pensato a una cosa alla quale stavo già ragionando da tempo – spiega Orazi –. Avevo già in mente di comprare un defibrillatore personalmente e di farlo installare in qualche posto dove avrebbe potuto essere utile. Così di fronte a questa richiesta dei colleghi ho unito tutti nel mio progetto: con il contributo dei membri delle potes di Urbania, Cagli e Urbino, tutti assieme abbiamo acquistato lo strumento e l’ho donato all’agriturismo Ca’ Serrantonio di Urbania, un luogo bellissimo in comune di Urbania che nasce in un poggio sulla vallata del Candigliano, vicino a Piobbico. Qui si mangia così bene e c’è una bella piscina, tanto che specialmente d’estate si raduna sempre molta gente e avere un defibrillatore in caso di necessità può segnare la differenza tra la vita e la morte".

Proprio da queste parti una decina di anni fa era già successo, infatti, un episodio simile a quello a cui Orazi fa riferimento con un ragazzo soccorso tra grandi difficoltà per via della grande distanza dal più vicino presidio sanitario. "Nei nostri luoghi – conclude Orazi – ci sono strutture bellissime ma che sono lontane dagli ospedali o difficili da raggiungere per i mezzi di soccorso in tempi rapidi, attrezzare tutte le strutture con un defibrillatore sarebbe un bell’aiuto anche per noi soccorritori".

Andrea Angelini