La villa dei misteri. Abusi sessuali, l’inchiesta: blitz della Scientifica nella casa del prete

Lui vive in Svizzera e ha messo in vendita l’immobile di Sant’Angelo in Vado. Indaga la Procura. Fonti elvetiche: denuncia partita dal vescovo di Pesaro

La villa di don Roberto Pellizzari (nel riquadro) in vendita per 415mila euro

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Pesaro, 17 aprile 2024 – La villa dei misteri. E’ giallo intorno all’abitazione di un sacerdote originario di Sant’Angelo in Vado, nel Pesarese, ma residente in Svizzera.

La polizia scientifica, sabato scorso, ha sigillato l’immobile sottoposto a sequestro penale per ordine della procura di Urbino.

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Otto agenti della polizia scientifica da Ancona sono arrivati intorno alle 11 nella villa di via Piobbichese, di proprietà del 64enne don Roberto Pellizzari: tute bianche e valigette alla mano hanno setacciato la villa di proprietà del religioso alla ricerca di tracce anche biologiche.

Su quale sia l’ipotesi di reato e su chi sia l’eventuale destinatario dell’inchiesta, tuttavia, gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo.

Bocche cucite, è il caso di dire, sia da parte della Procura e del Commissariato di Urbino sia da parte dello stesso sacerdote che, raggiunto telefonicamente al suo telefono svizzero si è limitato a dire "nessun commento, buona giornata".

Ma il filo rosso che lega le Marche alla Svizzera parte da settembre del 2023 quando, secondo fonti giornalistiche elvetiche, l’arcivescovo di Pesaro ha informato il proprio collega della diocesi svizzera di Friburgo, Vaud e Ginevra che era stata aperta un’indagine nei confronti di un sacerdote nato a Ginevra da genitori italiani, per abusi sessuali.

Venerdì 29 settembre 2023, secondo le stesse fonti giornalistiche svizzere, il procuratore di Neuchatel Pierre Aubert ha comunicato di aver “recentemente ricevuto informazioni su atti di natura sessuale che sarebbero stati commessi all’estero da un sacerdote domiciliato nel cantone di Neuchatel .

Da tempo Roberto Pellizzari risiede in Svizzera, a Le Locle, cittadina nel canton Neuchatel dove opera per la Missione Cattolica Italiana La chaux de Fonds.

Era tornato a vivere a Sant’Angelo in Vado per circa tre anni a cavallo del periodo Covid per assistere l’anziana mamma rimasta vedova e che viveva con una badante.

L’anziana poi è morta più di un anno fa, in una casa di riposo. Nei tre anni don Roberto aveva offerto il proprio supporto alla parrocchia celebrando la messa e benedicendo le case in occasione della Pasqua.

Per la piccola comunità di Sant’Angelo in Vado è un vero e proprio giallo: la grande casa è stata messa in vendita tempo fa per il tramite di uno studio immobiliare del paese.

La villa al momento sarebbe completamente vuota: prima di tornare a vivere in Svizzera, infatti, il parroco avrebbe dato disposizioni per vendere i mobili che si trovavano all’interno altri effetti personali, invece, li avrebbe portati con sé in Svizzera.

Su quale sia l’ipotesi di reato e su chi ne sia l’eventuale destinatario tuttavia rimane il massimo riserbo degli inquirenti: soprattutto il motivo che ha richiesto un così massiccio sforzo investigativo.