Abbattimento dei pini. Il comitato arriva in Comune: "Due progetti per salvarli"

L’incontro con l’amministrazione per tutelare gli alberi di Lido di Savio e di Ravenna. L’esperto Cantiani: "Costruire barriere radicali o ancorare la zolla: ecco le alternative".

Abbattimento dei pini. Il comitato arriva in Comune: "Due progetti per salvarli"

L’incontro con l’amministrazione per tutelare gli alberi di Lido di Savio e di Ravenna. L’esperto Cantiani: "Costruire barriere radicali o ancorare la zolla: ecco le alternative".

Due gruppi di cittadini diversi, provenienti da due località diverse seppur vicine, uniti in un’unica battaglia: salvare i pini domestici, "simbolo della nostra città e del nostro litorale".

Non intendono fare un passo indietro i comitati di Lido di Savio e di Ravenna, che stanno portando avanti le petizioni e le raccolte firme per evitare l’abbattimento degli alberi in viale Romagna, a Savio, e in via Maggiore, in città. Movimento che sta ottenendo "grande interesse", e che è arrivato a bussare anche alle porte del Comune, ottenendo un incontro con l’assessora Federica del Conte. Qui, la presentazione di due interventi alternativi all’abbattimento dei pini. "Possiamo mettere in campo interventi diversi per ridurre il rischio di cedimento degli alberi e per diminuire i danni che le radici arrecano alle strutture circostanti, come strade o marciapiedi", inizia Gianpietro Cantiani, dottore forestale arboricoltore. Possibilità "mirate" e innovative che hanno l’obiettivo di ridurre le radici attraverso "potature mirate e la costruzione di barriere radicali – spiega Cantiani –. In alcuni casi, poi, si può intervenire con l’ancoraggio e il consolidamento della zolla radicale, aumentando il fattore di sicurezza fitostatico" riducendo così i rischi per cui si ricorre alla depressioni dei fusti verdi.

Il tutto è stato presentato all’amministrazione, specificando che i costi delle alternative "sarebbero inferiori rispetto all’abbattimento dei pini", che, tra l’altro, "stanno benissimo". Ma "ci hanno detto che, ormai, il progetto è stato approvato – racconta Nadia Montanari, cittadina ravennate –. A detta del Comune, sula situazione del Lido di Savio non c’è nulla fare, non ci saranno cambi di rotta", visto che il progetto di abbattimento "fa parte del Pnrr e deve essere concluso entro il 2026". Per Ravenna, invece, "il Comune dice che valuterà il da farsi – aggiunge Montanari –. Sono stati contenti della nostra presentazione". Presentazione che, poi, ha superato la porta comunale ed è arrivata anche alla comunità: "Non crediamo al loro dietrofront", tuonano i presenti, in mezzo ai quali ci sono anche i bimbi del centro estivo Pecore Nere.

I cittadini continueranno "a combattere per i pini del litorale e per quelli in città – sostiene Giulia Gamberini, rappresentante dei cittadini di Savio –. L’abbattimento è già iniziato nel primo tratto di viale: parliamo, in totale, di 71 pini solo qui, che dovrebbero essere sostituiti da 35 frassini". Un ’ripiego’ che porterebbe poca ombra e che "danneggerebbe anche chi ha le attività lungo il viale e anche i turisti, che abbandonerebbe l’idea di passeggiare lì", conclude Gamberini. Intanto le raccolte firme proseguono. "Stiamo ottenendo un notevole riscontro, anche dai turisti e da chi ha qui la seconda casa – aggiunge Montanari –. Le firme continuano a crescere e di pari passo l’energia per portare avanti la causa".

Mariateresa Mastromarino