Acqua alle case sparse, il Comune temporeggia

La Regione Emilia-Romagna conferma che il regolamento Atersir non subirà modifiche. La Lega si impegna per garantire un accesso equo all'acqua potabile a tutti i cittadini, criticando il Comune di Ravenna per la disparità di trattamento rispetto a Cesena.

La Regione Emilia-Romagna ci ha comunicato che non vi è attualmente intenzione di modificare il regolamento Atersir. La Regione evidenzia infatti che il regolamento per l’estensione della rete idrica può prevedere la possibilità per soggetti terzi di contribuire al 50% delle spese di realizzazione. Un caso simile si è verificato a Cesena, dove il Comune ha coperto il 50% delle spese, mentre l’altro 50% è stato finanziato da un bando Atersir e da risorse dei privati per gli allacci alle singole utenze.

Nonostante la fattibilità dimostrata dal caso di Cesena, il Comune di Ravenna temporeggia sulla partecipazione alle spese per l’allaccio delle case sparse a San Pietro in Vincoli approvando documenti privi di impegni concreti a favore dei cittadini e non vincolanti per la Giunta.

La Lega ritiene inaccettabile questa disparità di trattamento tra cittadini del forese ravennate e cittadini della città.

Ci impegneremo affinché il Comune di Ravenna copra il restante 50% delle spese, richiedendo ai cittadini solo una quota ridotta per l’allaccio alla rete idrica.

La Lega continuerà a battersi per garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza, il diritto ad un accesso equo ai servizi essenziali come l’acqua potabile.

Enrico Sangiorgi,

Responsabile Energia ed Infrastrutture Lega

Daniele Marchetti,

Consigliere Regionale Lega