"Addio al fornaio Ciani, una persona d’oro"

L’amico Massimo Bosi, assessore faentino, ricorda il 61enne morto venerdì mentre praticava kitesurf a Marina Romea

"Addio al fornaio Ciani, una persona d’oro"

"Addio al fornaio Ciani, una persona d’oro"

Un colpo al cuore. È stato questo il sentimento di tantissimi faentini dopo aver appreso, nel tardo pomeriggio di venerdì, della morte del fornaio faentino Roberto Ciani. Profondo è il cordoglio in città per la scomparsa di una persona buona e gentile che tantissimi faentini conoscevano per essere il fornaio di via Ugonia, in pieno centro, tra piazza San Domenico e viale Baccarini. Il corpo di Roberto Ciani, 61 anni compiuti il 14 febbraio scorso, è stato ritrovato esanime in acqua nella tarda mattinata di venerdì, a circa mezzo miglio al largo nel tratto di mare di fronte a Marina Romea dove si era recato, dopo una notte intera di lavoro, per praticare una delle sue passioni sportive, il kitesurf, disciplina con una vela che, attraverso il vento catturato, traina una tavola da surf alla quale è legata.

Chi conosceva Roberto Ciani sottolinea la sua grandissima passione per il lavoro ma soprattutto per lo sport, il kitesurf, che praticava sin da ragazzino, la bicicletta e la corsa che lo aveva portato a iscriversi alla 100 Km del Passatore che si correrà a maggio. Tra i suoi più cari amici, l’assessore comunale Massimo Bosi, oltre alle serate conviviali, condivideva con lui la passione per la bicicletta. "Ricevere la notizia della sua morte – racconta Bosi commosso – è stato un colpo al cuore. Fuori da ogni retorica Roberto era una persona sempre disponibile per gli altri. Ci legava un’amicizia sincera e duratura, nata sulle strade della Romagna che percorrevamo assieme in bicicletta, il suo secondo amore dopo il kitesurf, sport che praticava sin da quando era ragazzino, tanto da esserne diventato un vero esperto. Con Roberto ho pedalato per oltre dieci anni, militando in diverse squadre amatoriali e ritrovandoci nei momenti liberi a partecipare anche alle Gran Fondo che venivano organizzate sul territorio. Il suo grande amore era però il kitesurf. Come tutti gli artigiani che lavorano nel campo della panificazione, Roberto lavorava dalle 9 di sera fino alla mattina e, dopo aver dormito qualche ora, quando le condizioni lo permettevano, correva a mare per cavalcare le onde. Ieri (venerdì, ndr) era una giornata perfetta: non troppo fredda, onde alte non più di un metro e il vento ‘buono’. Con lui ci sentivamo costantemente e avevamo organizzato un’uscita a cena proprio per questo fine settimana: sono davvero addolorato per la forte amicizia che ci legava e per la bella persona che era". La passione per il mare Roberto Ciani l’aveva trasmessa anche ai figli: il maggiore, Massimo, il 16 maggio durante la seconda alluvione che ha devastato Faenza, aiutato da un parente, non ha esitato a tuffarsi da via Mura Mittarelli con la tavola da surf per andare a salvare la vita, in via Carboni, al cugino, titolare del ristorante Chicchirichì, a sua moglie e ai tre bambini. Dopo di loro aveva tratto in salvo anche altre quattro persone che rischiavano di annegare.

Alla notizia della scomparsa di Ciani tanti sono stati i messaggi di cordoglio comparsi sulla sua pagina social per sottolineare lo sgomento e ricordare che persona buona e speciale che era "il fornaio" come era conosciuto da tutti. Roberto Ciani lascia la moglie Miranda e i tre figli, Massimo, Luca e Lorenzo. Il corpo di Ciani, dopo il suo ritrovamento, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà accertare le cause del decesso in attesa di capire se verrà sottoposto all’esame autoptico. La prossima settimana, dopo gli accertamenti, la salma verrà traslata a Faenza per i funerali, che non sono ancora stati fissati.