Allenatore preso a testate. Daspo di 5 anni al papà violento

Stop del questore: l’uomo per quel periodo non potrà più assistere a nessuna manifestazione sportiva . Il prefetto: "Un gesto che attenta gli alti valori fondanti dello sport e dell’educazione".

Allenatore preso a testate. Daspo di 5 anni al papà violento

Allenatore preso a testate. Daspo di 5 anni al papà violento

Per cinque anni non potrà più accedere a nessun tipo di manifestazione sportiva, dalle bocce al calcio. È il Daspo emesso dal questore Lucio Pennella a carico del genitore che sabato della scorsa settimana aveva aggredito l’allenatore 22enne della squadra del figlio, il Mezzano Calcio, durante una partita contro il Junior Cervia tra giovani pulcini di due società sportive locali.

All’esito dell’istruttoria svolta dalla divisione Anticrimine della questura sulla base degli elementi emersi dalle verifiche della Digos, la polizia ha ritenuto particolarmente grave e pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, la condotta tenuta dal genitore. Nello specifico - secondo l’accusa - l’uomo, al culmine di una lite con l’allenatore generata dalla sostituzione del figlio, lo ha aggredito colpendolo con strattoni, calci e una testata sulla fronte con conseguente ricorso alle cure mediche del pronto soccorso. Considerato l’episodio "un vero e proprio gesto di violenza che attenta gli alti valori fondanti dello sport e dell’educazione, avvenuto peraltro in un contesto sportivo e socio educativo formato da bambini di età compresa tra i nove ed undici anni", il genitore è stato colpito da un severo Daspo.

Una sanzione "inevitabile ed esemplare", ha aggiunto il prefetto Castrese De Rosa ricordando di avere nei giorni scorsi ricevuto l’allenatore in questione, Mattia Gallamini, "per manifestargli solidarietà e vicinanza. Lo sport dev’essere educativo e i genitori devono dare l’esempio: no alla violenza sui campi da calcio".

Secondo quanto riferito dall’allenatore, che poi ha fatto denuncia, la scintilla era scattata dalla sostituzione di un giovane atleta: "Il bambino aveva le scarpe nuove che continuavano a sfilarsi dai piedi: così l’abbiamo sostituito per sistemargliele. L’altro mister in campo con me gliele stava allacciando quando sono arrivati i genitori e hanno iniziato a inveire contro di me perché non volevano che togliessimo il figlio dal campo". A un certo punto il diverbio sembrava finito quando "la madre mi ha attaccato di nuovo e io le ho risposto". E allora "è arrivato il padre del bambino che mi ha colpito con una testata".

L’uomo, pur scusandosi, ha detto di credere "che la mia colpa sia stata quella di cadere nelle provocazioni che ci sono state fatte. Ho sopportato comportamenti che non ritenevo giusti e a un certo punto sono esploso. Non ho fatto bene ma è andata così".