"Alluvione alle spalle, la Manfrediana riparte"

Presentata la rassegna ’Bellezza spalata’, al via il 23 gennaio con Cristiano Cavina. La direttrice: "Preziose le donazioni dei privati"

"Alluvione alle spalle, la Manfrediana riparte"

"Alluvione alle spalle, la Manfrediana riparte"

Prosegue la rassegna ‘Bellezza spalata’, curata dalla biblioteca Manfrediana come parte della sua agenda di ripartenza dopo l’alluvione che la devastò lo scorso maggio: primo doppio appuntamento del 2024 il 23 gennaio, alle 17, con un laboratorio di fumetti curato dall’associazione culturale Barbablù, e alle 18.30 con Cristiano Cavina e il suo videoracconto ‘Il primo Natale in Romagna dopo l’alluvione’. Evento clou il 31 gennaio alle 18.30, quando è previsto l’incontro con lo scrittore e traduttore Paolo Nori, in scena con il monologo ‘Vi avverto che vivo per l’ultima volta’, dedicato alla poetessa russa Anna Achmatova. All’interno della rassegna non poteva mancare una mostra dedicata ai fondi della biblioteca, con un’esposizione dedicata ai manoscritti dal titolo ‘In bella grafia. Sei secoli di manoscritti’.

In occasione dell’inaugurazione, prevista per il 23 febbraio alle 18, si esibirà il gruppo musicale Il Battello Bianco. Completano il calendario due serate dedicate ai giochi da tavolo e un ulteriore laboratorio per i più piccoli. "Nel frattempo l’opera di ricostruzione della biblioteca non si ferma", spiega la direttrice Daniela Simonini: la ricatalogazione dei volumi è ancora in corso, così come la progettazione degli interventi. Per garantire il futuro della Manfrediana sono state preziose le donazioni arrivate da alcuni privati, ad esempio dal mondo della telefonia o dalla Chiesa valdese (oltre all’art bonus che consente un credito di imposta del 65% rispetto all’importo elargito), benché purtroppo non sufficienti da sole a garantire un futuro di medio-lungo periodo per l’istituzione affacciata su via Manfredi. "Stiamo riflettendo con un pool di architetti circa il progetto di rigenerazione dei due chiostri della biblioteca – spiega il sindaco Massimo Isola –. I fondi sono quelli delle Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile, arrivati dall’Unione europea attraverso la Regione per il progetto di ristrutturazione complessiva del comparto che comprende anche la ex-chiesa dei Servi". Tre milioni di euro per rendere i due chiostri meglio fruibili – oggi quello nord è in gran parte chiuso al pubblico per via del pessimo stato in cui versa l’ala di pertinenza delle vecchie sacrestie della chiesa – e per immaginare un futuro in equilibrio con le attività della biblioteca per le navate che corrono parallele a corso Saffi. Il tema è al centro anche di una missiva che il Comune ha inviato al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: rispetto a quando il progetto fu redatto la biblioteca, oltre alla ferite inferte dal tempo, ha dovuto incassare anche quelle dell’alluvione, che devastò completamente sia la Sala Ragazzi che la sezione Letteratura.

Filippo Donati