"Alluvione, strascichi psicologici nei ragazzi"

Lo ’Spazio Adolescenza’ dei servizi sociali ha registrato tanti accessi di giovanissimi, molti con stress e ansia dopo l’evento di maggio

"Alluvione, strascichi psicologici nei ragazzi"

"Alluvione, strascichi psicologici nei ragazzi"

Sono numeri da capogiro quelli registrati in appena un anno dallo ’Spazio adolescenza’, messo in campo dai servizi sociali. Sono stati infatti molti i giovanissimi e le loro famiglie che hanno fatto ricorso al servizio, apparentemente più di quanti inizialmente ci si attendesse. "Anche se in realtà il servizio fu attivato proprio perché ne percepivamo l’urgenza" spiega l’assessore al Welfare Davide Agresti. I numeri parlano chiaro: sono stati 81 i giovanissimi presi in carico nel 2023 (alcuni dei quali affiancati dai genitori), mentre ammontano a 61 gli interventi rivolti al sostegno genitoriale, cioè agli adulti con figli adolescenti, presi in carico dagli operatori del Centro per le famiglie attraverso consulenze psicoeducative al singolo o alla coppia genitoriale. Il punto che ha segnato un prima e un dopo nelle attività dello ’Spazio adolescenza’ è a ogni modo l’alluvione: "I paragoni con le ferite lasciate nelle menti dai ragazzi dalla pandemia di Covid appaiono un po’ forzati – prosegue Agresti – proprio per la radicale differenza dei due eventi, ma possiamo comunque parlare di un analogo trauma collettivo che ha avuto ricadute individuali. L’onda lunga della pandemia, del resto, è ancora fra noi. Molti ragazzi fanno tuttora i conti con le conseguenze dell’isolamento".

Nei casi più gravi si è assistito a fenomeni di ritiro scolastico, di interruzione dei rapporti familiari, ma anche di ritiro sociale. Dallo scorso novembre i servizi sociali hanno ritenuto opportuno dotarsi di un gruppo di lavoro rivolto esclusivamente a ragazzi, otto in tutto, che facevano i conti con stress e ansia quali lasciti dell’evento alluvionale: "Lo abbiamo chiamato ‘Fermati e respira’". Non è stato il solo fronte di intervento dedicato specificatamente all’alluvione: alle scuole Sant’Umiltà ne è stato messo in campo uno dedicato alla gestione delle paure dell’alluvione nei ragazzi, riservato sia ai genitori che agli insegnanti. Accedere allo ’Spazio adolescenza’ è semplice: per avere un appuntamento con uno degli psicologi è sufficiente un messaggio whatsapp. "Dopo la seduta a tu per tu con lo psicologo, quest’ultimo valuta il caso insieme al resto dell’equipe multidisciplinare che caratterizza il servizio – prosegue l’assessore Agresti – composta ad esempio da membri del Sert o del Centro di salute mentale". A confrontarsi con l’utente è comunque sempre lo psicologo, il quale nei casi più complessi può indirizzare l’adolescente verso un neuropsichiatra o uno degli specialisti del Centro di salute mentale: "In alcuni casi è stato necessario".

Filippo Donati