"Altri progetti temporanei nella Darsena Pop Up"

Il sindaco de Pascale: "Vogliamo evitare che in quell’area ci sia un vuoto. Però accoglierei con piacere la realizzazione di una struttura ricettiva".

"Altri progetti temporanei nella Darsena Pop Up"

"Altri progetti temporanei nella Darsena Pop Up"

Tra qualche settimana finisce l’avventura della Darsena Pop up, ma non la volontà, da parte del Comune, di promuovere l’utilizzo degli spazi lungo il Candiano in modalità ‘temporanea’, così come era avvenuto sette anni fa con quel progetto pionieristico di riqualificazione dell’area tramite i container.

Sindaco de Pascale, cosa accadrà nell’area della Darsena Pop Up?

"Abbiamo incontrato la proprietà e anche le attività presenti nella zona. E anche se è un’area privata, come Amministrazione vogliamo promuovere il più possibile l’utilizzo del sistema dei ‘riusi temporanei’. Non avrebbe senso abbandonare ora una modalità che è stata così importante per la riqualificazione della Darsena".

Quali sono le possibilità?

"Intanto vorremmo capire se l’area in questione deve essere per forza sgombrata del tutto o se può essere usata parzialmente. Abbiamo chiesto alla proprietà di valutare anche la possibilità di utilizzo dell’altra metà dell’area, quella ‘abbandonata’. Al gruppo Conad, proprietario della vicina area ex Cmc, abbiamo invece chiesto di valutare un possibile uso delle zone destinate a residenziale che saranno le ultime a essere costruite".

Ma sull’area ex Cmc è già tutto deciso.

"Sull’area del Pop Up ci sono delle possibilità, su quella dell’ex Cmc, ora del gruppo Conad, ci sono certezze, perché c’è un investitore, sono state approvate tutte le varianti in consiglio comunale e provinciale. Non è in discussione che lì parta il più importante intervento di rigenerazione urbana a livello regionale. Però abbiamo chiesto di valutare, per le aree appunto del residenziale, la possibilità di un riuso temporaneo".

L’obiettivo quindi è di continuare con l’utilizzo temporaneo finché non partono i cantieri definitivi.

"Esatto, vogliamo evitare che ci sia un vuoto e questo vale anche per altre aree della Darsena: se i cantieri definitivi non partono, vengano usati temporaneamente. Anche perché parliamo di strutture, come ad esempio quelle della Darsena Pop Up, che si rimuovono facilmente. Abbiamo incontrati i privati sia delle attività sportive, una vocazione che la Darsena non può perdere, che di quelle ricreative".

Quando potrebbero esserci i primi risultati?

"Confidiamo che in primavera si concretizzino delle opportunità. Noi possiamo mettere in contatto i privati tra loro, ma ci siamo sentiti di farlo, anche uscendo forse dai canoni ordinari delle funzioni di un’amministrazione comunale. Ma credo ne valesse la pena".

Però sull’area della Darsena Pop Up c’è il progetto di una struttura ricettiva.

"Su tutta l’area, anche quella inutilizzata, da piano è prevista la possibilità di realizzare una struttura ricettiva. La proprietà ci ha detto che c’è una trattativa avanzata con un importante gruppo ricettivo. Un’eventualità, tra l’altro, che non posso che vedere con favore".

E i tempi quali sarebbero?

"Non ci sono, o almeno a noi non li hanno comunicati. La proprietà ha dimostrato di essere molto disponibile e noi l’abbiamo stimolata a valutare tutte le possibilità".

Annamaria Corrado