Quando un’onestissima partita di calcio diventa altro. Non è mai bello, non è mai giusto, neppure se in campo accade di tutto, tra giocatori. Figuriamoci se non accade nulla: anzi, tutto il contrario. Mercoledì sera si sono disputate, in contemporanea, le quattro partite dei quarti di finale di Coppa Emilia-Romagna di Seconda Categoria. Diverse gare non si sono disputate sul campo di casa delle squadre, compresa quella che vedeva opposte il Fornace Zarattini e il Bagnacavallo. Malgrado la sfida fosse ufficialmente stata assegnata al Fornace le due formazioni sono scese in campo a San Pietro in Campiano.
Folta presenza di tifoseria da ambo le parti, con i biancorossi di Bagnacavallo sostenuti a gran voce dai loro giovani supporter, lo stesso per il Fornace Zarattini. Alla pattuglia dei Carabinieri presente all’avvio, se ne sono aggiunte altre due nel corso dell’intervallo. Uno spiegamento di forze notevole per una gara simile. La rimonta vincente del Fornace Zarattini, da 0-2 a fine primo tempo, al 3-2 finale ha un po’ surriscaldato gli animi ma la squadra di casa è uscita tranquillamente dal terreno di gioco e, a fine partita, i suoi tifosi stavano ritornando verso Ravenna quando hanno assistito a tafferugli, tanto da far intervenire le forze dell’ordine, tra un gruppo delle persone presenti e un altro arrivato a fine gara, non si sa sbucati da dove. Pare che al centro del menar le mani sia la sempiterna rivalità Ravenna-Cesena e non le squadre impegnate in campo, ma la fede calcistica primaria dei presenti. Insomma molto rumore. Del tutto da evitare.
Ugo Bentivogli