Bassi: "Lascio senza rimpianti, ho dato tutto"

Dopo dieci anni, e due mandati anche negli anni ’90, il sindaco di Massa Lombarda passa il testimone: "Il bilancio è sano"

Bassi: "Lascio senza rimpianti, ho dato tutto"

Bassi: "Lascio senza rimpianti, ho dato tutto"

Sindaco di Massa Lombarda già negli anni ’90, Daniele Bassi ha ripreso le redini della città dieci anni fa, quando si è presentato come candidato alle amministrative del 2014. Un risultato bissato nel 2019 quando è stato riconfermato. A giugno, dovrà cedere la fascia tricolore al successore che sarà eletto nella tornata elettorale attesa fra un paio di mesi.

Sindaco, che bilancio può tracciare degli ultimi anni di mandato caratterizzati prima dall’insorgere del Covid e poi, nel 2023, dall’alluvione che ha travolto il territorio?

"Sono stati 5 anni accompagnati da problemi di estrema gravità. Avrebbero potuto inginocchiare qualsiasi comunità, invece hanno rafforzato lo spirito solidale dell’intera città dal punto di vista economico e sociale".

Cosa è rimasto incompiuto rispetto agli impegni presi nel 2019?

"La necessità di affrontare continue emergenze non ha sottratto qualità a quanto programmato. In particolare la rete dei servizi educativi e socio-assistenziali ha permesso di rispondere alle crescenti e, in parte, nuove esigenze. La cura del territorio è stata puntuale ed efficace e la ricca programmazione culturale che ha agevolato l’aggregazione e la vicinanza tra le persone".

Nel tempo come si sono modificate le priorità?

"E’ cambiato in modo repentino l’approccio ai problemi e con i cittadini. Abbiamo privilegiato la sostanza (in particolare durante le emergenze), pur nel rispetto della forma, anche grazie all’intera struttura comunale che ha saputo brillantemente adeguarsi a situazioni estremamente complesse".

C’è qualcosa che avrebbe desiderato fare e non ha fatto nel corso del mandato assegnatole nel 2019?

"Non ho rimpianti, consapevole che ho dato tutto me stesso; magari a volte ciò non è apparso sufficiente, ma più di così era impossibile fare, in termini di impegno e passione".

Qual è stato il momento più brutto e quale il più bello di questi ultimi 5 anni?

"Sono momenti legati a stati d’animo, non a situazioni istituzionali. I momenti peggiori quando si avverte la solitudine, l’impossibilità di offrire risposte adeguate a causa di norme impraticabili, i più belli sono legati agli sguardi dei bimbi che mi salutano per strada".

Cosa lascia in eredità al suo successore?

"Una città dove si vive bene, un bilancio (non solo dal punto di vista economico-finanziario) sano, la generosità di chi s’impegna nel prezioso volontariato sociale, sportivo, culturale, civico".

Che messaggio si sente di rivolgere ai cittadini e alle cittadine che ha governato?

"E’ importante la consapevolezza che da soli non ci bastiamo, ma insieme possiamo fare molto per rendere sempre migliore la nostra collettività e il futuro dei più giovani".

Monia Savioli