Capannone distrutto da devastante incendio

Il rogo è divampato ieri tra Villa Pianta e il ponte della Bastia. A fuoco una sessantina di balle in tessuto. Esplosioni di pneumatici

Capannone distrutto da devastante incendio

Capannone distrutto da devastante incendio

Fiamme alte diversi metri, calore intensissimo, almeno tre forti esplosioni, una densa coltre di fumo nero, visibile da qualche decina di chilometri di distanza. E’ lo scenario che si presentava ieri poco le 15 all’altezza del km 123 della statale Adriatica, dove circa a metà strada del tratto compreso tra Villa Pianta di Alfonsine e il ponte della Bastia, per cause in corso di accertamento, è divampato un grosso incendio che ha distrutto un capannone aperto su tutti i lati e con tetto in verosimile cemento-amianto. Rogo che, oltre a ridurre in cenere una sessantine di grosse balle (accatastate all’interno) di tessuto pressato del volume di un metro cubo ciascuna, ha provocato l’esplosione di pneumatici e forse anche di alcune bombole di gpl. A pochi metri dal capannone c’era anche una grossa cisterna per gasolio, che è stata invece risparmiata dalle fiamme. Fortunatamente non si sono registrate conseguenze alle persone.

Diverse le richieste di intervento dei mezzi del 115 sia da parte di persone che risiedono nei pressi sia da utenti in transito lungo la trafficata arteria. Sul posto, situato in territorio comunale alfonsinese, sono intervenuti ‘in prima battuta’ i vigili del fuoco del Distaccamento di Lugo, raggiunti nei minuti successivi dai colleghi di Ravenna e di Portomaggiore. Personale che è rimasto sul posto alcune ore, anche per impedire alle fiamme di aggredire sia la vicina abitazione del proprietario del capannone (un 55 enne che risiede nei pressi e che non era presente), sia una seconda casa, in questo caso situata ad un centinaio di metri. Nel frattempo sono intervenuti anche i Carabinieri della Stazione di Russi. Spetterà al tecnici dei Vigili del Fuoco unitamente al personale dell’Arma, fare piena luce sull’episodio. Dopo oltre quattro ore la densa colonna di fumo, seppur ovviamente meno intensa, era ancora ben visibile da alcuni chilometri, rendendo a tratti l’aria irrespirabile. Motivo per cui è intervenuto anche il personale di Arpae il quale, dopo aver sentito il sindaco di Alfonsine Riccardo Graziani, stava valutando se posizionare nei pressi dello stesso capoluogo comunale un campionatore ad alto volume per monitorare la qualità dell’aria. Sul posto era presente anche personale del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale che ha provveduto ad aprire alcune limitrofe paratoie, consentendo quindi di fornire agli agricoltori che risiedono nei pressi un maggiore quantitativo di acqua da utilizzarsi per impedire alle fiamme di aggredire i loro campi. Già lo scorso novembre personale di Arpae era intervenuto, assieme alla Polizia Locale della Bassa Romagna, per effettuare accertamenti sul materiale presente all’interno del capannone andato ieri a fuoco.

Luigi Scardovi