Cerimonia privata e segreta per commemorare Ettore Muti

Questa mattina a Ravenna si è tenuta una commemorazione privata in memoria del tenente colonnello Ettore Muti, in seguito alla decisione di non celebrare una cerimonia pubblica a causa delle querele e dei costi legali che la celebrazione scatenava ogni anno.

Nessuna cerimonia pubblica in memoria del gerarca Ettore Muti ma solo in forma privata. "Questa mattina, lontana dai riflettori e dalle urla stridule di chi, ancora oggi, tenta di fare revisionismo storico, è avvenuta la commemorazione del tenente colonnello Ettore Muti".

A scriverlo, ieri, è stata Desideria Raggi di Movimento nazionale. "Il ricordo di Gim dagli occhi verdi –continua – è avvenuto in forma privata: nessun divieto di manifestazione, alcuna prescrizione, come invece certuni millantano, al contrario una decisione maturata in quest’ultimo anno a tutela del ricordo del petto più medagliato d’Italia. Stanchi dei soliti faziosi attacchi antagonisti che in questi anni hanno tentato in tutti i modi, sia verbalmente che fisicamente e addirittura legalmente, di chiuderci la bocca senza alcun risultato, in occasione dell’ 80° anniversario dall’uccisione, abbiamo optato per una cerimonia privata che potesse svolgersi in maniera decorosa e dignitosa". E conclude: "Anche quest’anno, quindi, il ricordo di Ettore Muti vive ardente in quel di Ravenna". Nei giorni scorsi gli organizzatori avevano fatto sapere che non ci sarebbe stata nessuna cerimonia pubblica per le querele che la celebrazione scatenava ogni anno e che erano diventate anche onerose sul piano legale.

Ieri è intervenuto anche Carlo Boldrini, presidente della consulta antifascista dopo che sono state divelte le corone per i partigiani al monumento dei martiri.

"Lo sfregio al monumento dei martiri – scrive Boldrini – conferma gli interventi revanscisti del neofascismo. Negare la pericolosità del fenomeno non è un servizio per la democrazia. Occorre rinforzare la legislazione ad hoc".