Chiusa la raccolta fondi per la piccola Sara

La bimba, 6 anni, è affetta da un male incurabile. I soldi serviranno a esaudire i suoi desideri: "Nel weekend incontrerà i giocatori dell’Inter"

Chiusa la raccolta fondi per la piccola Sara

Chiusa la raccolta fondi per la piccola Sara

Si è chiusa nelle scorse ore la raccolta fondi attivata dai genitori della piccola Sara Cantagalli per consentirle di esaudire alcuni desideri, ora che la sua battaglia contro il neuroblastoma si è conclusa nella maniera più triste possibile, e cioè con la decisione dei medici di sospendere le cure, dal momento che l’organismo della bambina non reagiva più ai cicli di chemioterapia. La raccolta fondi ha toccato la quota di 117mila euro: "Li useremo per esaudire i desideri di Sara – spiega il padre Mattia –. Una volta che ce l’avremo fatta chiederemo al Babbo Natale dei bambini di indicarci un ente cui devolvere la parte rimanente. Documenteremo tutto". In cima alla lista dei desideri della bambina ci sono un viaggio a Gardaland, uno a Parigi per vedere Disneyland e un volo in elicottero (quest’ultimo dovrebbe concretizzarsi quando prima). "Nel weekend dovremmo essere a Milano per incontrare i giocatori dell’Inter, mentre Elettra Lamborghini si è già fatta avanti per accompagnare Sara in un giro a cavallo. Ci auguriamo di poter dire sì a questo sogno di Sara il prima possibile. Tutto dipende da quanto ancora il suo corpo reggerà".

Anche il Comune di Ferrara e il Castello Estense si sono fatti avanti nelle scorse ore per offrire alla bambina di trascorrere qualche ora in quegli ambienti medievali, accompagnata dai volontari in costumi dell’epoca. Il 7 aprile scorso Sara Cantagalli ha compiuto sei anni: la piccola ha trascorso metà della sua giovane vita a combattere contro il neuroblastoma che le fu diagnosticato circa tre anni fa, e che allora le comportò un primo intervento al cranio: da allora si è sottoposta a vari cicli di chemioterapia e radioterapia, oltre che a un trapianto di cellule staminali e a una biopsia cranica. Sono un numero infinito le giornate della sua vita trascorse al Sant’Orsola di Bologna o al reparto di oncoematologia dell’ospedale di Rimini, dove è entrata in contatto con gli unici coetanei che abbia mai conosciuto: bambini che, come lei, lottavano contro la malattia.

La possibilità di compiere spostamenti è condizionata a un via libera da parte del suo medico curante: "Al momento – spiega il padre – la bambina alterna giornate in cui sta abbastanza bene ad altre in cui è più provata, durante le quali fatica ad alimentarsi". Purtroppo la piccola Sara non potrà esaudire il suo desiderio più grande, e cioè iscriversi a scuola. Da anni sogna infatti di potersi sedere ai banchi insieme ai bambini della sua età, ma quel giorno purtroppo non arriverà. "Sara non si è potuta sottoporre alle vaccinazioni raccomandate ai bambini della sua età – conclude Mattia Cantagalli –, le sono state sconsigliate anche in questa fase, perché potrebbero peggiorare il suo stato di salute".