Choc in piazza del Popolo. Cinque anni fa l’agguato durante un picchetto

Una donna armata di coltello fu bloccata dal comandante della polizia locale. Andrea Giacomini. Aveva cercato di uccidere un ufficiale della guardia costiera.

Choc in piazza del Popolo. Cinque anni fa l’agguato durante un picchetto

Choc in piazza del Popolo. Cinque anni fa l’agguato durante un picchetto

Un coltellaccio micidiale con una impugnatura che sembrava il calcio di una pistola. E poi una lama appuntita e lungamente affilata. E non a caso lei era stata ribattezzata ’la donna Rambo’. Esattamente cinque anni fa, piazza del Popolo. Lei - una 43enne moldava - avrebbe voluto uccidere (senza motivo) un ufficiale della guardia costiera impegnato nella prove di un picchetto per il 2 Giugno. Ma questa volta non era finita come nei film di Rambo: sulla strada di lei si era piazzato il comandante della polizia locale, Andrea Giacomini. L’unico, come mostrato dai filmati delle telecamere, a conservare sangue freddo: aveva interrotto il dialogo con un ufficiale dei carabinieri e aveva sorpreso alle spalle la 43enne; poi l’aveva afferrata torcendole con mossa da arte marziale il polso della mano con cui stringeva il coltellaccio. E infine l’aveva immobilizzata, disarmata e arrestata. Il tutto davanti alla porta della prefettura.

Nel febbraio 2020 la donna era stata giudicata non imputabile perché incapace di intendere e volere. Ma ne era stata confermata la pericolosità sociale e di conseguenza era stata sottoposta inizializzante a un anno di libertà vigilata. Del resto secondo lo psichiatrica Roberto Zanfini, soffriva di deliri e di manie di persecuzione. La 43enne, davanti al pm Stefano Stargiotti e al suo avvocato Giacomo Scudellari, aveva riferito durante la convalida dell’arresto che le erano stati impiantati 5 diversi microchip nel corpo da un ex compagno a Galeata, il comune del Forlivese dove aveva vissuto prima di trasferirsi a Ravenna assieme a un’amica. Aveva poi specificato che l’uomo aveva agito su input di Putin, di Berlusconi e della Merkel. E attraverso quei marchingegni, aveva ricevuto ordini precisi: per placare quelle voci, lei doveva uccidere un maresciallo. Ma dato che quando si era affacciata in piazza, peraltro in occasione delle prove per la parata della festa della Repubblica, non ne aveva incrociati, si era accanita contro la prima divisa capitata sotto agli occhi. Ovvero il capitano di vascello Diego Tomat assalito sotto alle telecamere del Comune. Ecco la scena: piazza piena di gente, tante divise, lei sbuca tra i passanti, si avvicina e vibra al collo del militare tre fendenti. Nessuno alza una pistola, lei è ancora furiosamente armata. Almeno fino ai titoli di coda scritti per intero dal comandante della polizia locale.